Sabatum Opera Symphony incanta Crotone e Cosenza

Esperimento musicale perfettamente riuscito quello che ha visto l’esibizione del “Sabatum Opera Symphony” sia nella data del 25 giugno al Museo Pitagora di Crotone che in quella del 26 giugno al Castello Svevo di Cosenza. Due concerti attesi, dopo due anni di fermo, che hanno suggellato la ripartenza del progetto artistico, vedendo una nutrita partecipazione di pubblico, che ha apprezzato particolarmente i due eventi, e ha avuto modo, dopo un lungo periodo di vita sospesa, di godere della musica, dell’arte della cultura e della magia dei luoghi scelti per l’occasione.

“Sabatum Opera Symphony” è il progetto artistico promosso e sostenuto in rete tra l’Associazione musicale Arteneò, l’Associazione musicale Aura e l’Associazione complesso bandistico Felice Berardi, che ha la finalità di recuperare e valorizzare il vastissimo e ricco patrimonio della tradizione musicale popolare regionale calabrese in chiave sinfonica, e legando ad essa la scoperta dei luoghi storico-culturali della regione. L’intervento è realizzato in co-progettazione con Piano B ed è finanziato dalla Regione Calabria – per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria annualità 2019 – ottenendo anche il patrocinio dei Comuni di Belsito e Paterno Calabro. Il “Sabatum Opera Symphony” ha scelto di aprire la loro esibizione con l’esecuzione del brano “Dono”, il dono dell’abbraccio simbolico tra il pubblico e gli artisti, il dono di ripartire dopo un anno e mezzo drammatico.

Sono stati in tutto 15 i brani in scaletta, tra quelli più noti e apprezzati dei Sabatum Quartet quali: “A Giustizia, Nova Razza, Minichella, Jamu, A Zita”, arrangiati attraverso la fusione della musica classica e quella identitaria, che gli spettatori hanno potuto ascoltare nel corso delle due serate. Non sono mancati momenti di grande simbiosi, tra i musicisti e gli spettatori, quelli che da anni seguono fedelmente la Band calabrese, tra applausi, risate e gag, pur non potendosi muovere dalle loro sedute a causa delle regole anti covid. L’intervento si è sviluppato nei mesi scorsi attraverso la realizzazione di corsi e laboratori incentrati, proprio sulla rivisitazione di brani della tradizione musicale in chiave sinfonica, con l’innesto di strumenti afferenti alla musica classica, violino, pianoforte, clarinetto e di tradizione -organetto, pipita, lira calabrese e tamburello, ed ha formato un’orchestra stabile di 40 elementi a cui si uniscono i Sabatum Quartet, il gruppo musicale che da sedici anni calca la scena di teatri e piazze nazionali e internazionali portando nella musica il racconto dell’identità di storie antiche contaminata dalla word music.

“Quella del 26 giugno al Castello Svevo, è stata la data del debutto ufficiale, occasione in cui è stata distribuita una pennetta griffata Sabatum Opera Symphony contenente immagini audio e video che raccontano la storia della “Prima” di questa ambiziosa iniziativa musicale che si è tenuta al teatro Rendano di Cosenza nel 2019. L’esperimento, ampiamente riuscito vuole ora diventare un progetto orchestrale stabile”, ad affermarlo è Trieste Marrelli presidente dell’associazione Arteneò e componente della storica e consolidata band Sabatum Quartet. Gli arrangiamenti sono stati realizzati dal Maestro Francesco Perri – già Direttore del Conservatorio Giacomantonio di Cosenza; i musicisti Trieste Marrelli e Giuseppe Madeo hanno collaborato all’orchestrazione dei fiati mentre il Maestro Pasquale Allegretti ha curato gli archi ha curato gli archi. Le edizioni musicali sono affidate alla “Cristiani Music”.

Le prossime date dei concerti saranno quelle del 30 luglio a Paterno Calabro in Piazza San Francesco e del 31 luglio nel Castello Aragonese di Castrovillari.