Omicidio Verzino, fermato il suocero della vittima: avrebbe tentato un agguato poco prima

 

Nelle primissime ore dell’odierna mattinata, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cirò Marina (KR) e quelli della Stazione di Verzino (KR), a parziale conclusione delle indagini scaturite dall‘omicidio di Luigi Greco e del ferimento del figlio di questi, Francesco, hanno sottoposto a fermo d’Indiziato di delitto per “omicidio aggravato premeditato”, “tentato omicidio”, “porto illegale di arma clandestina e detenzione abusiva di munizioni”, nonché “ricettazione”, Vito Avenoso, 64enne, suocero della vittima.

Il presunto assassino, utilizzando un fucile calibro 12 con la matricola abrasa, illegalmente detenuto, sul quale saranno effettuati ulteriori accertamenti tecnici da parte del R.I.S. di Messina, ha dapprima teso un agguato, verso le ore 10.00, nelle campagne tra Cerenzia (KR) e Caccuri (KR), alla vittima, la quale si trovava a bordo di un camion ed è riuscita miracolosamente a sfuggirvi, riuscendo, tuttavia, a mettere in atto il suo intento omicidiario alle successive ore 11.30, quando, a Verzino, con modalità ancora in corso di compiuto accertamento, raggiungeva il genero, che era con i suoi due figli, nei pressi della loro abitazione, dove, poco fuori dalla stessa, attingeva mortalmente la vittima, ferendo gravemente il nipote Francesco, sparando complessivamente 7 colpi con la suddetta arma.

La cause del delitto sono verosimilmente riconducibili a prolungati dissidi familiari tra il fermato e la famiglia della vittima. Nel 2021, il G.I.P. del Tribunale di Crotone aveva emesso, nei confronti di Luigi Greco e di uno dei suoi figli (quello scampato alla sparatoria), un’ordinanza di custodia cautelare di “divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da essa frequentati”, per tutelare la moglie del primo (figlia di Avenoso), a causa di continui maltrattamenti di cui quest’ultima era vittima in ambito familiare.

Al termine degli accertamenti, che proseguiranno nei prossimi giorni per chiarire ancora meglio le cause e dettagliare le modalità del delitto, Avenoso è stato condotto presso la Casa Circondariale di Catanzaro e messo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, informata dai Carabinieri di Cirò Marina.