Il sogno nostalgico di American Graffiti: 5 cose che forse non sai sul film di Lucas

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I giovani degli anni ’60, con tutti i loro sogni e paure, protagonisti di American Graffiti, film del 1973 diretto da George Lucas. Una pellicola che fa sorridere ma che lascia anche un po’ di amaro in bocca. Sebbene datato, il lungometraggio del papà di Star Wars viene riproposto spesso sul piccolo schermo, con un discreto successo di pubblico. Forse conoscete già la trama, ma probabilmente vi sfuggono alcune curiosità: ve ne raccontiamo 5.

 

American Graffiti, la trama

Prima di elencare le 5 curiosità su American Graffiti, rispolveriamo insieme brevemente la trama. Protagonisti del film sono quattro giovani americani. Siamo in California ed è l’estate del 1962. Curt Henderson, Steve Bolander, John Milner e Terry Fields sono quattro giovani amici e si preparano a vivere una notte singolare, l’ultima prima di fare ingresso nell’età adulta. Steve e Curt, in particolare, stanno per partire: andranno al college ma con atteggiamento diverso.

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Amori da consolidare e passioni fugaci, corse clandestine di auto e incontri ravvicinati con i teppisti della città: tutto questo e altro ancora li aspetta dopo il tramonto. E al mattino? Cosa resterà dei quattro ragazzi che si erano incontrati poco prima nel parcheggio del Mel’s Drive-In?

American Graffiti, cast e curiosità

Con questo film, George Lucas vuole rendere omaggio ai mitici anni ’60, celebrando la sua stessa gioventù con spensieratezza e un pizzico di nostalgia. Il regista dirige, nel ruolo dei quattro amici protagonisti, Richard Dreyfuss, Ron Howard, Paul Le Mat e Charles Martin Smith. Nel cast di American Graffiti ci sono anche Cindy Williams, Harrison Ford, Robert Weston Smith, Al Nalbandian, Candy Clark, Suzanne Somers, Mackenzie Philips, Bo Hompkins, Manuel Padilla Jr e Kathleen Quinlan. Ma ecco, le cose di American Graffiti che forse non sai.

  1. Oscar e Golden Globe. Non è un mistero, ma magari qualcuno lo ha dimenticato: il film si guadagnò ben 5 nomination agli Oscar ma non portò a casa alcuna statuetta. In compenso, vinse due Golden Globe, uno per la Miglior commedia e l’altro come Miglior attore debuttante (Paul Le Mat)
  2. The best. Nel 1998 l’American Film Institute ha inserito il film tra i migliori ceto film statunitensi di sempre, collocandolo al 77° posto. Tre anni prima, nel 1995, è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
  3. Location. Le riprese del film si sono svolte essenzialmente in California tra Pataluma e varie altre località, ma anche negli Universal Studios di Hollywood, dove tra l’altro è stato riprodotto l’iconico drive-in.
  4. Il sequel. Nel 1979 Bill L. Morton ha diretto il seguito del fil di Lucas, American Graffiti 2, dirigendo lo stesso cast del precedente. All’appello mancava però Richard Dreyfuss.
  5. Il fumetto. Anche la Disney ha reso omaggio all’opera di Lucas, dedicando un fumetto ispirato ad American Graffiti e intitolato Paperopoli Graffiti.