Unioni civili, i pediatri: “Non si possono escludere danni a bambini”
ROMA – “Non si può escludere che convivere con due genitori dello stesso sesso non abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e relazionale nell’età evolutiva“. A dirlo è il presidente della Società Italiana di Pediatria, Giovanni Corsello.
“La maturazione psicologica di un bambino- aggiunge Corsello- si svolge lungo un percorso correlato con la qualità dei legami affettivi all’interno della famiglia e con i coetanei. La qualità delle relazioni umane e interpersonali, nonché il livello di stabilità emotiva e la sicurezza sociale di un bambino, sono conseguenze di una maturazione psicoaffettiva armonica. Studi e ricerche cliniche hanno messo in evidenza che questi processi possono rivelarsi incerti e indeboliti da una convivenza all’interno di una famiglia conflittuale, ma anche da una famiglia in cui il nucleo genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento. Quando si fanno scelte su temi di così grande rilievo sociale, che incidono sui diritti dei bambini a crescere in sistemi protetti e sicuri, non possono essere considerati solo i diritti della coppia o dei partner, ma va valutato l’interesse superiore del bambino“.
“Il dibattito di queste settimane sul Ddl Cirinnà sulle unioni civili e sulla Stepchild adoption, approdato ieri in Senato, si è mantenuto su una sfera prevalentemente politica ed ideologica. Come pediatri riteniamo invece che la discussione dovrebbe comprendere anche i profili clinici e psicologici del bambino e dell’adolescente“, conclude il presidente della società di Pediatria. (Agenzia DIRE)