Ruben, il ristorante dove la cena costa 1 euro

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Il ristorante Ruben a Milano

MILANONel menù sono segnati i piatti halal e quelli vegetariani. Si può scegliere tra tre o quattro primi e altrettanti secondi. Per dolci: crostata, mele cotte, budino. Sedie e tavoli sono in legno e danno calore all’ambiente. L’ingresso è un po’ nascosto, in fondo a un cortile: solo chi sa, lo trova. Al ristorante Ruben tutto è pensato per tutelare la dignità di chi è povero. L’ha fondato nell’ottobre 2014 Ernesto Pellegrini, ex presidente dell’Inter e fondatore del Gruppo Pellegrini leader della ristorazione aziendale. Da Ruben gli adulti pagano la cena completa 1 euro e per gli under 16 è gratis: in poco più di un anno sono passate 2.400 persone. La cucina ha sfornato 64 mila pasti.È nato per intercettare quella fascia di popolazione in difficoltà che però non andava alle classiche mense per i poveri -racconta Christian Uccellatore, responsabile del progetto -. In particolare sono famiglie che magari fino a pochi anni fa conducevano una vita normale”.

Al ristorante Ruben si arriva su segnalazione degli enti convenzionati (finora sono 150), che già seguono queste famiglie, come i centri di ascolto della Caritas oppure i servizi sociali del Comune nelle zone sei, sette e otto. “Ogni persona ha la sua tessera, che viene rinnovata dallo stesso ente ogni due mesi. Finora circa il 70% è venuto in media per quattro mesi, poi l’ente ha deciso di non rinnovarlo perché magari la situazione della famiglia è migliorata. C’è un 30% che ha avuto bisogno di continui rinnovi e viene qui a cenare da più di un anno”. Ruben è aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 18.45 alle 21. I pilastri su cui si fonda il ristorante sono quattro. “Il primo è quello di far pagare 1 euro: è poco, ma è qualcosa e chiede quindi alla persona una partecipazione -spiega Christian Uccellatore-. Abbiamo poi voluto creare un ambiente bello e accogliente. Chi viene qui a mangiare, inoltre, può scegliere cosa mettere nel piatto e rispettiamo le esigenze legate al credo religioso. Infine, ci si può fermare dopo aver cenato: possono restare seduti qui fino alle 21. Ormai ci sono famiglie che hanno fatto amicizia e mentre i bambini giocano gli adulti chiacchierano”. Da Ruben lavorano i cuochi della Pellegrini e una novantina di volontari. “Non abbiamo fatto fatica a trovarli, si sono presentati appena la notizia della nascita di Ruben è finita sui giornali”, ricorda Christian. (Redattore Sociale)