Nasce l’associazione dell’Islam ideologico

MILANO – L’associazione rappresenterà i musulmani “normali”, che non vogliono seguire un islam ideologico. A fondarla Maryan Ismail, nelle ultime amministrative candidata non eletta nelle liste del Pd, dal quale si è dimessa in polemica per l’appoggio che il partito avrebbe dato all’altra candidata musulmana, Sumaya Abdel Kader (che stata eletta con oltre mille preferenze). L’associazione sarà operativa da settembre e si chiama “Forum delle idee e del confronto” e si pone in alternativa al Caim, il coordinamento delle associazioni islamiche di Milano e Monza-Brianza. “La nostra associazione laicamente comprenderà tutte le anime dell’Islam che hanno un approccio spirituale alla religione. Islam e politica non possono stare insieme” ha spiegato Maryan Ismail durante la presentazione dell’iniziativa a Palazzo Marino. “In questi anni il Pd e il Comune hanno privilegiato i rapporti con un solo interlocutore (il Caim, ndr), ma non rappresenta tutti i musulmani di Milano” ha aggiunto.

La nascita dell’associazione nasce sotto la benedizione di due esponenti del centro destra a Palazzo Marino: l’ex candidato sindaco Stefano Parisi e Matteo Forte. “Fino a quando non c’è una legge chiara che dia poteri ai sindaci di tracciare i finanziamenti che sostengono i centri islamici non si potrà costruire luoghi di culto a Milano”, ha dichiarato Parisi durante la conferenza stampa. Parisi e Forte chiedono al Comune e alla Prefettura l’avvio di un censimento dei luoghi di culto “con l’obiettivo del riconoscimento dei luoghi oggi esistenti che operano nella legalità e nella sicurezza”. Inoltre propongono l’istituzione di una Commissione di lavoro composta dal Vicesindaco, da quattro consiglieri comunali (2 di maggioranza e 2 di opposizione) e due esperti. Obiettivo: “incontrare le vari componenti delle realtà musulmane di Milano, per constatarne l’effettiva rappresentatività e la volontà di rispettare i principi di democrazia e stato di diritto”. La Commissione dovrà interfacciarsi con la Prefettura per monitorare il lavoro di censimento di luoghi ed associazioni; sulla scia della Carta dei Valori del 2007 redigerà insieme ai propri interlocutori un documento aggiornato e articolato che impegni le varie componenti; dovrà inoltre facilitare e promuovere percorsi di formazione civica sulla concezione di diritto e della famiglia, mirati al riconoscimento giuridico dei ministri del culto da parte del Ministero dell’Interno.

Infine il centro destra propone di istituire una Unità specializzata nella contro-radicalizzazione, formata da esperti, psicologi, mediatori culturali e agenti con un background nell’antiterrorismo. “Lo scopo sarà quello di supportare interventi mirati e individuali da parte di insegnanti nelle scuole, con operatori sociali nei centri di accoglienza o nelle carceri, con  assistenti sociali del Comune che operano nei quartieri popolari, e con quanti altri individuano soggetti in cui si manifestano segni di radicalizzazione”. (Agenzia Redattore Sociale)

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