“Le mie mani magiche”, da spettacolo a libro per bambini: artista calabrese avvia raccolta fondi
![](https://i2.wp.com/www.wereporter.it/wp-content/uploads/2016/05/mani.jpg?fit=710%2C434&ssl=1)
CROTONE – Fantasia, sentimenti e un po’ di magia. C’è questo e molto altro in “Le mie mani magiche”, uno spettacolo itinerante per bambini nato nel 2014, che ora sta per diventare un libro illustrato, frutto della mente creativa e della sensibilità di Caterina Stillitano, giovane artista calabrese trasferita da anni a Roma, che per realizzare il suo progetto editoriale ha avviato una raccolta fondi.
Trama. “Le mie mani magiche” è un racconto semplice, che si sviluppa attraverso l’apertura di alcune scatole, dalle quale vengono fuori oggetti, illustrazioni e altre scatole ancora. Protagonista della storia è Ticlina Tarilesta, una bambina, che rimasta orfana del padre, decide di vivere nascosta in una “piccola piccola soffitta” dalla quale si rifiuta di uscire. Fino a quando qualcuno bussa alla “piccola piccola porta” lasciandole una scatola, un dono del suo amato papà. Da quel momento Ticlina scopre un mondo nuovo, il “magico” mondo della creazione artistica.
![Caterina Stillitano](https://i1.wp.com/www.wereporter.it/wp-content/uploads/2016/05/caterina.jpg?resize=640%2C391)
Lo spettacolo. Caterina ha portato questo spettacolo in giro per librerie, associazioni, feste di compleanno e ogni volta è stato gratificante: “All’inizio – ci racconta – quando ho ideato il progetto, mentre facevo le prove da sola a casa, temevo che i bambini si sarebbero annoiati” e invece, poi, la curiosità e la voglia di partecipare dei piccoli spettatori erano quasi incontenibili, c’era attenzione e interazione. I bambini si divertivano. La storia, dunque, funzionava e funzionava anche la modalità della narrazione basata sulla scoperta di nuovi elementi all’apertura di ogni scatola.
Ciò che Caterina vuole trasmettere ai bambini è che “con le nostre mani possiamo fare tantissime cose, anche trasformare gli oggetti. Basta affidarsi alla creatività”.
![Scatoline di scena](https://i2.wp.com/www.wereporter.it/wp-content/uploads/2016/05/scatoline.jpg?resize=640%2C391)
Ma c’è anche un messaggio più profondo nella storia di Ticlina: “la perdita del padre, nel racconto, viene vissuta come un ricordo che diventa risorsa, una eredità positiva” e, di fronte al dolore che la porta a chiudersi al mondo, è proprio grazie a ciò che le invia suo padre che riesce a trasformare non solo gli oggetti ma la sua stessa vita. “Il racconto è un percorso di scoperta di un mondo interiore ricco di risorse tali da liberarci dalla nostra solitudine, dal nostro rassicurante, piccolo mondo fatto di piccole cose, e accompagnarci in quel grande mondo che tanto ci fa paura” si legge sul sito del progetto.
“C’è molto di autobiografico nella storia. Mio padre – racconta Caterina – era un creativo, riciclava di tutto creando oggetti meravigliosi. Una volta con pezzi di tubi di diverse forme e misure e alcuni pezzi di vetro, creò un portapenne. Lo conservo ancora e, anzi, è parte integrante dello spettacolo”.
Il Libro. La storia di Ticlina sta ora per diventare un libro, scritto e illustrato dalla stessa Caterina. Per sostenere il progetto basta fare una piccola donazione di 7 euro che dà diritto a una copia del libro. Di seguito le coordinate bancarie per effettuare il bonifico.
IBAN: IT38J0301503200000002849415
intestato a CATERINA STILLITANO
causale: donazione per pubblicazione
Per ulteriori informazioni potete visitare il sito del progetto o seguire gli aggiornamenti sulla relativa pagina Facebook.
Francesca Caiazzo