Isola di Capo Rizzuto. La Misericordia convoca assemblea pubblica, Fatichenti: “C’è bisogno di stare uniti per rialzarci”

CROTONE – Non è un bel momento per le Misericordie d’Italia, soprattutto per la Fraternita di Isola di Capo Rizzuto. L’inchiesta Jonny, della procura antimafia di Catanzaro che ha portato in carcere l’ex governatore Leonardo Sacco e il correttore spirituale e parroco del paese, don Edoardo Scordio, ha travolto l’associazione di volontariato come un ciclone.

Il commissariamento, l’esclusione dal Csv crotonese e la cancellazione dall’albo regionale delle associazioni di volontariato per le attività di protezione civile sono state le conseguenze più immediate abbattutesi sulla Misericordia isolitana.

Un duro colpo, anche e soprattutto per i tanti volontari e operatori, che invece nello spirito di solidarietà e di amore gratuito verso il prossimo hanno sempre creduto fermamente. Anche le professionalità e le competenza maturate in anni di interventi durante le grandi emergenze che hanno colpito il nostro Paese sembrano ora essere messe in discussione.

Bisogna ripartire da ciò che resta e da qui ricostruire. Non sarà facile ma a Isola vogliono provarci. Per questo i commissari straordinari della Misericordia di Isola Capo Rizzuto, in accordo con alcuni fondatori e con padre Gianni Zamperini – amministratore parrocchiale nominato dal vescovo di Crotone dopo aver sospeso don Scordio a seguito dell’arresto –  hanno deciso di convocare un’assemblea straordinaria per mercoledì 28 giugno alle ore 18 presso il Palazzo Vescovile in piazza Duomo.

L’incontro, fa sapere il commissario Gionata Fatichenti –  è aperto sia agli iscritti che a tutti “coloro che sono interessati allo spirito della Misericordia, che possano darci un aiuto a ripartire come associazione di volontariato, fondato sui valori di carità e amore verso il prossimo” conclude Fatichenti. (F.C.)