Isola di Capo Rizzuto, don Scordio: “Siamo terra di nessuno, ridiamo dignità a territorio lavorando tutti insieme”

Pubblichiamo di seguito l’intervento di don Edoardo Scordio, parroco di Isola di Capo Rizzuto, nel corso del consiglio comunale aperto svoltosi sabato 28 gennaio in seguito agli atti intimidatori compiuti di recente nel territorio. E’ una appello all’unità quella di don Scordio, ma anche un’amara riflessione sul ruolo della famiglia nell’educare figli responsabili e rispettosi del bene comune.

Mi ha fatto impressione essere qui in questa sla dove più di vent’anni fa facevamo gli stessi discorsi. Mi sembra di essere tornato indietro di quasi trent’anni. Facevamo questi medesimi discorsi e con la presenza anche non solo di tutti i sindaci come stasera ma di personaggi istituzionali come ministri. In questi trent’anni che cosa si è fatto? Debbo essere sincero e prendere atto che si è fatto tanto, moltissimo. Abbiamo bonificato letteralmente questo territorio. Sono nate più di sessanta associazioni giovanili che non possiamo mettere da parte e che hanno lavorato e lavorano con passione, intelligenza e creatività, Manifestando le grandi e tante risorse umane che abbiamo in campo culturale, economico, sociale e religioso in maniera ammirevole e grandemente lodevole!

Che cosa possiamo e dobbiamo ora fare, vista la ricaduta negativa di questi ultimi mesi?

Mi permetto di esprimere un parere e credo di poterlo fare anche in virtù della mia presenza in questo territorio da circa quarant’anni.

Vi sono tre livelli che meritano la nostra attenzione:

C’è un primo livello che riguarda il mondo adolescenziale ed è questo un problema molto, molto, molto preoccupante. Io non ho mai visto tanti adolescenti diventati delle vere e proprie bande come in questi ultimi tempi. Adolescenti che vivono la notte, non più il giorno e si tratta, ascoltate bene, non solo di ragazzi ma anche di ragazze. Ne ho esperienza quotidiana, quasi tutte le notti, vi assicuro. Qualcuno qualche giorno fa mi ha detto che esageravo essendo intervenuto in maniera forte, quasi da solo. Questa sera dobbiamo prendere atto che invece non possiamo nasconderci davanti alla gravità del fenomeno e l’esigenza di indire questa assemblea ne è la convalida.

Lasciamo stare le Chiese: prese d’assalto come Sant’Anna, più volte, il Duomo dove ormai la sera e la notte regna il putiferio. Si tratta di adolescenti, minorenni e le forze dell’ordine hanno confessato anch’esse la loro impotenza trattandosi appunto di minorenni super tutelati dalle leggi e che loro stesso conoscono bene e se ne fanno scudo! Le famiglie come rispondono?

Le famiglie non rispondono! E credo che al fondo il problema sia proprio qui. Esiste ancora la famiglia che educa o semplicemente la famiglia o agglomerati similfamiglia che si accontentano solo di “allevare”: dare mance da consumare nelle slotmachines, nel fumo, in motorini guidati sempre senza casco e assordanti, macchine (guidate da minorenni a tutta velocità per le strade cittadine), bevande alcoliche ecc . Parliamo di ragazzi e ragazze di 10,11,12,13,14 anni.

A qualc’uno ho chiesto: perché a quest’ora non ve ne andate a casa? La risposta di alcuni: e cosa vado a fare a casa? I mie genitori sono sempre fuori, un altro: ho due papà, altri : mia madre se n’è andata e a casa ce n’è un’altra…

Questo è un primo livello che ci deve impegnare come educatori, famiflie, scuole, chiesa, istituzioni e adulti in genere, sul piano disciplinare, culturale e religioso

Un sindaco poc’anzi ha detto che la moralità e l’etica sono sì importanti ma noi dobbiamo fare i fatti. E invece sono così importanti che dove vengono a mancare moralità, etica , valori e religione, dove si inneggia alla totale libertà si scivola nel libertinismo e non si possono realizzare neanche i fatti oppure s e ne fanno tanti ma dannosi e deleteri!

C’è un secondo livello poi da considerare, a mio parere sempre. Ci sono già e altre si stanno ricostituendo bande di giovani che stanno provocando i danni di cui tutti ci lamentiamo e dei quali è stato fatto un lungo elenco dal cosigliere Piscitelli: furti dovunque nelle case da Capo Rizzuto a Cannella a Sant’Anna, Marinella e a Castella e in tutti i quartieri di Isola, spesso in pieno giorno, taglio di interi uliveti, incendi e distruzioni di case ( vedi quella del Sindaco), di macchine, persino in piazza Duomo.

Oltre i danni provocati occorre considerare che lo scopo reale di queste bande è quello di rioccupare il territorio, per comando di chi sta loro dietro e manda, come una volta. Infatti pare sia stato ben diviso e affidato alle diverse frange della delinquenza organizzata o ‘ndrangheta. Questo lo possiamo considerare il terzo livello, il più preoccupante e pericoloso dato come segnale a tutti! Pensavamo di aver abbattuto quel potere con manifestazioni, films, associazioni, lavoro ai giovani, strutture sportive, culturali, sociali numerose, con la massiccia opera delle forze dell’ordine .

l’impressione che ci stia sfuggendo qualcosa, che ci sia un assopimento generale e lo dimostra la non numerosa presenza a questa assemblea del popolo di Isola.

Per rialzare la guardia occorre anche dare un po’ di dignità al territorio: pensate a come ormai sono ridotte sia le strade cittadine che quelle di collegamento con le frazioni. Sono a dir poco impraticabili, pericolosissime, e danno uno spettacolo desolante di abbandono che non incoraggia fare bene. Siamo la terra di nessuno dove tutti possono prendere, sfasciare, deturpare ecc.

Lungomare di capo Rizzuto, Torre vecchia sono opere che servono al decoro e al progresso civile ed economico ma se in queste zone la fanno da padroni pochi che stanno costruendo persino sulla sabbia allora…Non ho mai visto ultimamente aggiustare o rinnovare una strada come si deve mentre le buche sono ormai dappertutto e non serve tapparle provvisoriamente. Sappiamo che ci sono problemi di natura economiche, di risorse che non si possono addebitare agli amministratori locali ma ad un altrettanto abbandono dei nostri paesi da parte di provincia, regione e oltre (vedi aeroporto).

A mia parere il primo passo da fare è di riprendere a lavorare insieme Amministrazione, Associazioni,Chiesa, Scuola, e forze sociali in genere. Qualche giorno addietro abbiamo iniziato questo con una serie di iniziative che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi.Per il resto sappiamo quanto sia importante e insostituibile il lavoro delle forze dell’ordine. Impegno tuttora encomiabile e lodevole, Ma guai a cullarci su questo. Abbiamo chiesto la tenenza vent’anni fa e l’abbiamo avuta, ora vogliamo il Commissariato di Polizia e va bene ma se manca il nostro impegno di cittadini responsabili dal bene comune dovranno operare in quell’isolamento omertoso che non porta da nessuna parte.