Il comune vuole chiudere il campo, i sinti inaugurano un monumento al Porrajmos

campo nomadi via chiesa rossa

MILANO – La Giunta Pisapia vuole chiudere i campi rom comunali. Ma in quello di via Chiesa Rossa i sinti italiani che lo abitano ci inaugurano un monumento per ricordare il Porrajmos, lo sterminio dei loro padri e nonni nei campi di concentramento nazisti e fascisti. “Nessuno in questa città è degno di commemorare la memoria se non fa i conti con quello che sta succedendo -spiega Dijana Pavlovic, portavoce della Consulta rom e sinti-. Denunciamo lo sterminio culturale che questa giunta sta effettuando verso questi cittadini”. All’inaugurazione di oggi pomeriggio partecipano anche Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale, Davide Romano, assessore alla cultura della comunità ebraica di Milano, Lucia Castellano, consigliera regionale, Anita Sonego, consigliera comunale. L’idea e la realizzazione del monumento è degli abitanti del campo. “Su di loro e sugli altri che vivono nei diversi campi è in corso un accanimento -precisa la Pavlovic-. In via Chiesa Rossa ci vivono famiglie a cui il Comune 30 anni fa ha assegnato uno spazio. Hanno tanti problemi, dal lavoro all’inclusione, ma non quello della casa. Con la chiusura del campo si aggiungerà anche questo. La Giunta Pisapia offre loro una sistemazione provvisoria nei centri di emergenza sociale, che non sono altro che dei campi di concentramento. Si tratta infatti di campi recintati, con container che ospitano fino a 30 persone che devono vivere in modo promiscuo. Nel campo vige un regolamento carcerario, tanto che dopo le nove di sera nessuno può uscire. Sono condizioni di vita disumane”.

La Consulta Rom e Sinti di Milano ha organizzato inoltre per giovedì 28 gennaio, alle ore 16, in piazza Scala un sit-in per chiedere all’amministrazione di sospendere gli sgomberi degli insediamenti spontanei e la chiusura dei campi regolari. Sempre per ricordare il Porrajmos, venerdì 29 gennaio in via Negrotto verrà esposta un’istallazione artistica realizzata dai giovani del campo e in via Martirano verrà scoperta una targa. Infine, mercoledì 3 febbraio, alle 19.30, nella ex-chiesetta del Parco Trotter (via Giacosa) verrà rappresentato lo spettacolo Romanzo Metropolitano interpretato dalla compagnia di attori con sindrome di down “I Porta Romana” e dalla compagnia rom Romfactor. (Redattore Sociale)