Haiti, assassinato un paziente fuori da ospedale supportato da MSF

MSF: “Costretti a sospendere temporaneamente le attività”

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Un paziente è stato ucciso fuori l’ospedale Raoul Pierre Louis, supportato da Medici Senza Frontiere (MSF), a Carrefour, un distretto a ovest di Port-au-Prince, capitale di Haiti. È il secondo episodio di questo tipo in sei mesi e per questo MSF ha deciso di sospendere temporaneamente le attività presso la struttura.

 

“È la seconda volta che assistiamo ad un incidente del genere in questo ospedale” afferma Benoit Vasseur, capomissione di MSF ad Haiti, riferendosi a un caso analogo avvenuto il 14 agosto 2022. “Rimaniamo ancora una volta scioccati da un atto di brutale violenza, che viola tutti i principi umanitari e la protezione che questo paziente avrebbe dovuto avere all’interno di una struttura sanitaria”.

Il fatto è accaduto lo scorso 26 gennaio, tre uomini armati e a volto coperto hanno fatto irruzione nel pronto soccorso dell’ospedale, trascinando violentemente fuori dall’edificio un uomo ricoverato per ferita d’arma da fuoco per poi giustiziarlo con una pallottola alla testa a circa 10 metri dall’ospedale.

Di fronte a questa violenza inaccettabile, non abbiamo altra scelta che sospendere temporaneamente tutte le nostre attività nell’ospedale di Raoul Pierre Louis finché non potremo garantire la sicurezza del nostro personale e dei nostri pazienti” dichiara Vasseur di MSF.

L’incidente è avvenuto in una giornata segnata da manifestazioni e disordini in diverse parti della capitale e dintorni. In poche ore, sei persone con ferite da arma da fuoco sono state portate al centro di emergenza di MSF a Turgeau, tra cui uno studente giunto morto.

In un contesto del genere, l’accesso sicuro alle cure di emergenza deve essere rispettato più che mai, per questo, MSF che opera ad Haiti da oltre trent’anni, offrendo supporto medico alle comunità più vulnerabili, esorta tutti coloro che imbracciano le armi a rispettare le strutture sanitarie e il lavoro dei medici.