Elezioni, Roma: fasce deboli, casa e migranti nella sfida Raggi-Giacchetti

ROMA – Il prossimo 19 giugno i cittadini romani saranno nuovamente chiamati alle urne, per decidere, al ballottaggio, chi vogliono come nuovo sindaco della Capitale, tra Virginia Raggi (M5S) e Roberto Giachetti (Pd). I due candidati hanno ricevuto rispettivamente il 35 per cento e il 24,78 per cento delle preferenze al primo turno. Ma cosa dicono i programmi dei due candidati sui temi del sociale?

Negli 11 passi per Roma, il documento di indirizzo della candidata penta stellata, pone al centro dell’azione di governo della città le politiche sociali, “quale strumento in grado di rispondere ai bisogni delle fasce più fragili della popolazione tanto più che le recenti vicende di Mafia Capitale hanno mostrato chiaramente come tale settore sia stato utilizzato per lucrare sulla pelle delle persone più deboli” si legge nel programma. Per questo Raggi propone di “scardinare il sistema” attraverso un puntuale controllo sulle modalità di gestione e utilizzo delle risorse e propone una riorganizzazione dei servizi.

Per quanto riguarda i minori in difficoltà, sarà privilegiata la soluzione dell’affido piuttosto che l’inserimento in casa famiglia. Questo vale anche per i minori stranieri che arrivano sul territorio non accompagnati: verranno censiti e inseriti in programmi per l’affido.

Per l’accoglienza migranti la proposta è quella di una  distribuzione equa in tutti i municipi romani, l’inserimento di progetti di accoglienza in aree periferiche aveva già suscitato diverse polemiche in passato (come nel caso di Tor Sapienza) per questo la candidata grillina pensa a un allargamento in tutti i quartieri, con “conseguente verifica puntuale degli obiettivi di integrazione e una vigilanza sulle infiltrazioni del malaffare”. Propone anche un rafforzamento della cooperazione con il Comitato per l’Ordine e la sicurezza per evitare situazioni, vere o potenziali, di conflitto sociale, puntando ad una reale politica di integrazione. Per quanto riguarda i rom Raggi propone un “superamento graduale dei campi in line con la Strategia nazionale ed europea e senza aggravio per il bilancio comunale”. Durante la campagna elettorale non si è mai sbilanciata, però, sulla possibilità di portare avanti il superamento dei campi attraverso l’assegnazione di case.

Per i disabili si punta su progetti di “vita indipendente” attraverso una revisione dell’attuale sistema dell’assistenza domiciliare e la costruzione del Progetto di vita personalizzato ed integrato. Si propone, inoltre, la costituzione di un elenco di potenziali professionisti per il reperimento delle risorse umane destinate all’assistenza e al sostegno dei disabili e il supporto di progetti di cohousing. La candidata 5 stelle sottolinea, inoltre, che chiederà al governo di escludere dal Patto di stabilità tutti gli investimenti riconducibili alle politiche sociali.

Infine, promette l’incremento degli sportelli antiviolenza e di antiemarginazione e contro ogni tipo di discriminazione, nonché di supporto contro le ludopatie. Per quanto riguarda la casa il progetto è quello ci una ricognizione di tutto il patrimonio abitativo con finalità pubblica per dare “respiro alle famiglei che chiedono un alloggio. Inoltre, “occorrerà poi procedere al ripristino della legalità sull’edilizia residenziale pubblica, per troppi anni violata dal mancato rispetto dei principi dell’edilizia agevolata e convenzionata” scrive Raggi.

Sui temi del Welfare il candidato del Pd Roberto Giachetti propone un Piano regolatore sociale e prevede un servizio di pronto intervento sociale per le situazioni impreviste; l’incremento dell’assistenza domiciliare di base e delle strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociali. Per quanto riguarda la casa: propone un sostegno al mutuo o all’affitto per i nuclei in difficoltà e un Fondo per la morosità incolpevole per bloccare le 10.000 richieste di esecuzione di sfratti e “anche per assolvere le esigenze della popolazione più fragile che non riesce ad accedervi” si legge nel programma. Giachetti intende anche chiudere in due anno i residence in cui sono accolti 1.700 nuclei familiari ai quali verrà consentito di avere un alloggio vero grazie ai 25 milioni di fondi comunali del Buono Casa. Inoltre, per gli 8.000 nuclei in attesa di una casa popolare, Giachetti promette di triplicare le assegnazioni degli alloggi attraverso l’acquisto di nuove case, la razionalizzazione del patrimonio esistente e la lotta all’abusivismo.

Per quanto riguarda i servizi alla persona: sono previsti 60 milioni di euro all’anno per anziani, disabili e minori provenienti dal Fondo Sociale ministeriale che “devono essere una garanzia certa” sottolinea Giachetti . In particolare, per anziani e disabili oltre alla domiciliarità, si sperimenteranno forme concrete di partecipazione dei cittadini più fragili, attraverso la costruzione di percorsi abilitanti e per la realizzazione della vita indipendente.

Per quanto riguarda i rom verrà aperto un Ufficio interdipartimentale dedicato che si occuperà del superamento dei campi nel rispetto della strategia europea per l’inclusione di Rom, Sinti e Caminanti.”. In particolare, il piano prevede la chiusura di tre campi dei dieci presenti entro i primi due anni con un “percorso diversificato di interventi, coinvolgendo associazioni e Municipi”.

Tra le altre proposte: il rilancio del Piano per le dipendenze, anche per contrastare il ritorno prepotente dell’eroina. Ai servizi per la riduzione del danno si affiancheranno interventi orientati al reinserimento sociale e alla prevenzione. Inoltre, per contrastare il dilagare del Gioco D’Azzardo Patologico (GAP) sarà vietato collocare le sale da gioco in aree sensibili come scuole, ospedali, luoghi di culto, centri anziani. (Agenzia Redattore Sociale)