Carcere, Paola Turci in concerto a Sollicciano

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FIRENZE – Nella giornata mondiale dei diritti umani, reduce dal meeting che ha visto al Mandela Forum oltre 9 mila ragazzi delle scuole toscane discutere di diritti, educazione, pari opportunità, la cantautrice Paola Turci ha concluso la sua giornata con un concerto nella sezione femminile del carcere di Sollicciano. Il concerto si è svolto in biblioteca, voce e chitarra, davanti a un pubblico composto da una trentina di detenute. Paola Turci ha cantato canzoni del proprio repertorio e brani richiesti dalle detenute.

Per la Regione Toscana era presente il consigliere del presidente Rossi Enzo Brogi: “L’articolo 27 della Costituzione – ha ricordato Brogi – prevede che “le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”. In realtà c’è il rischio che i nostri carceri siano solo punitivi e non riabilitativi. Per scongiurare questo rischio è necessario insegnare un lavoro, dare un’opportunità a detenute e detenuti che, una volta usciti, possono diventare una risorsa e reinserirsi nella società senza esserne ancora una volta emarginati”.

Un momento ricreativo, ma anche educativo. Lo ha ricordato Paola Turci che lo stesso presidente Rossi ha voluto ringraziare a distanza per la sensibilità e l’impegno. ” Per me è un privilegio – ha detto la cantante – avere la possibilità di entrare in carcere e cantare per chi, magari, non ha mai visto nemmeno un concerto. La musica sensibilizza, tocca delle corde che non sono mai state toccate. Credo nel potere riabilitativo del carcere.” (Redattore Sociale)