Bologna, una messa per ricordare i senza dimori morti in strada

BOLOGNA – La prima a essere ricordata a Roma fu Modesta Valenti, senza dimora morta davanti alla Stazione Termini il 31 gennaio 1983 dopo ore di agonia perché l’ambulanza si era rifiutata di trasportarla in ospedale. Il motivo? Era sporca. Il freddo e le difficoltà della vita in strada continuano a uccidere così come l’indifferenza e la mancanza di accoglienza, nel mondo e in Italia. A Bologna in tanti ricorderanno il piccolo Devid, 23 giorni appena, morto in seguito a una polmonite il 5 gennaio 2011, in strada dove viveva con i genitori, il gemello e una sorella di 3 anni e mezzo, o l’uomo trovato morto sul 25 lo scorso dicembre. La Comunità di Sant’Egidio li ricorderà il 19 febbraio alle 12 durante la messa che sarà celebrata nella Basilica di San Martino (via Oberdan, 25 a Bologna) e presieduta dall’Arcivescovo Matteo Zuppi. Da molti anni la Comunità di Sant’Egidio ricorda chi è morto in strada. “Ricordare queste persone, morte perché povere, è riportare alla luce nomi, volti, storie relegate in alcuni angoli della città: così nella celebrazione saranno ricordati i nomi di chi è morto a Bologna per strada e a causa della vita in strada”. In loro memoria saranno accese tante candele. Al termine della messa si terrà un pranzo per i poveri.(Agenzia Redattore Sociale)