Aumentano i giovani senza dimora

ROMA – L’aumento dei senzatetto giovani è la tendenza più evidente riguardo la situazione dei senza fissa dimora. Grazie alle misure di austerità, gli alti tassi di disoccupazione e il crescente costo degli alloggi, sempre più giovani sono infatti stati spinti in strada in Europa. Ed è questa una problematica che richiede urgente attenzione. A denunciarlo è la Feantsa, la Federazione europea delle associazioni nazionali che lavorano con le persone senza dimora.

Feantsa giovani, insieme con le organizzazioni in Europa e la collaborazione di un gruppo di organizzazioni provenienti dal Canada, ha pubblicato “Diritti della gioventù! Adesso! Fine della gioventù Senzatetto”, una guida per i diritti umani che sarà pubblicata in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani, fissata per il 10 dicembre 2016. “La guida – scrive la Feantsa – porta i diritti umani alla ribalta del processo decisionale con l’obiettivo di facilitare l’identificazione delle soluzioni per le cause sistemiche dei senzatetto”.

Alcuni dati e analisi. L’Osservatorio europeo sulla condizione degli homeless ha evidenziato l’aumento di giovani senzatetto in tutta Europa. In generale, il Dipartimento di Giustizia americano stima che oltre 1,9 milioni di adolescenti finisce in strada negli Stati Uniti ogni anno. Anche in Canada, circa 35 mila giovani diventano senza fissa dimora ogni anno. Sempre fuori dall’Europa, la Feantsa evidenzia che in Brasile, per esempio, ben il 72% dei bambini di strada ha tra i 12 e i 17 anni! E in Australia i giovani rifugiati hanno da 6 a 10 probabilità in più di diventare homeless.
Nel 2014, 27,4% delle persone di età compresa tra 16 e 24 anni vivevano in abitazioni sovraffollate, equivalente al 16,7% della popolazione totale. Per quanto riguarda le spese di alloggio, 47,9% dei giovani poveri spendevano più del 40% del loro reddito in abitazioni

In Francia e in Olanda circa un quarto delle persone senza dimora ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni. Fonti britanniche riportano almeno 83 mila giovani senzatetto nel Regno Unito nel 2014.
Rimanendo difficili le condizioni economiche e di bilancio, c’è la constatazione che i giovani senzatetto sono in aumento in tutta l’Unione europea. La fascia di età dai 18 ai 29 anni costituisce infatti dal 20 al 30% del totale delle persone senza casa nella maggior parte dei paesi.
L’esempio più eclatante dell’aumento del numero di giovani senza fissa dimora viene dalla Danimarca, che ha visto un aumento dell’85% persone senza fissa dimora di età compresa tra i 18 e i 24 anni tra il 2009 e 2015. Durante questo periodo, il numero è salito da 633 a 1.172!

“Nel suo più recente rapporto, il Relatore speciale sul diritto alla casa dell’Onu – spiega la Feantsa – ha sfidato i governi in tutto il mondo per fare dell’eliminazione dei senzatetto una priorità assoluta dei diritti umani, con particolare attenzione ai giovani. Questo invito all’azione non poteva che arrivare prima per i giovani del mondo, che oggi devono fare i conti con la disoccupazione, i pesanti costi dell’istruzione, dure misure di austerità e l’aumento della disuguaglianza economica. Tutte condizioni che spingono i giovani tra i senzatetto”.

Le esperienze dei giovani senzatetto sono diverse. A differenza degli adulti senza fissa dimora, i giovani che lasciano casa (abbandonando relazioni basate sulla dipendenza sociale: un genitore o tutore) all’improvviso devono affrontare le sfide prima di aver acquisito le competenze o l’esperienza proprio degli adulti. “Sappiamo che più lasciamo che i giovani restino impantanati nella condizione di senzatetto, più sono esposti ai rischi di sfruttamento sessuale ed economico, più è probabile che sperimentino il trauma, problemi di salute, vulnerabilità nutrizionale e le dipendenze. Le conseguenze a lungo termine sono considerevoli, tra cui: l’aumento del rischio di sfruttamento, la violenza, gli abusi fisici e sessuali; un maggiore coinvolgimento con la polizia e in vicende giudiziarie; il disimpegno da scuola e difficoltà ad ottenere occupazione; stress, depressione, disturbi d’ansia e suicidi; maggiore uso di sostanze per far fronte alla condizione”.

Ci sono, infine, esperienze distintive dei giovani senzatetto. Giovani in fuga dalle violenze e dagli abusi nelle loro famiglie: l’abuso in casa, per esempio, è il motivo che ha spinto in strada il 61% delle giovani donne senzatetto. Poi abbiamo l’isolamento culturale, le barriere linguistiche, le tensioni in famiglia. Inoltre il problema dei giovani usciti dai sistemi di welfare, sistemi che garantiscono accesso all’istruzione, ai finanziamenti per l’alloggio, ecc…

Ci sono poi Paesi in cui, a causa di una storia di colonizzazione e discriminazione culturale, i giovani indigeni sono enormemente rappresentati nelle popolazioni dei senza fissa dimora. Normalmente, molti sono i giovani che hanno avuto esperienze con la giustizia. In questo caso l’accesso a un alloggio stabile può essere un fattore chiave per il loro recupero, ma un alloggio adeguato e supporti esterni (occupazione, aiuto finanziario) sono troppo spesso non disponibili.
Infine, i giovani con problemi di salute mentale. La maggioranza dei giovani senzatetto devono affrontare questo genere di problemi sanitari, aggiungendo rischi e ostacoli a un’esperienza già difficile. Insomma, quando si crea un Piano per affrontare la questione dei giovani senzatetto, queste esperienze devono essere considerate, insieme alle peculiari cause citate. (Agenzia Redattore Sociale)

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