Ancora in crescita le disuguaglianze in Italia

foto da pixabay.com

«La recessione innescata dal Covid ci lascia con una pesante eredità e le politiche redistributive non basteranno certo a contrastare le disuguaglianze» sostiene Paolo Proromo, globe-trotter poliedrico dai mille interessi, che nel 1995 partecipò anche a Sanremo insieme alla Riserva Indiana di Sabina Guzzanti e David Riondino, con un testo intitolato “Troppo Sole”, che appunto parlava di minoranze e dell’importanza dell’ascolto.

«La vita —prosegue il globe-trotter— mi ha portato a conoscere tante culture diverse, modi di vita diversi, gente di tutte le razze, generi ed abitudini, che hanno fatto crescere il mio bagaglio esperienziale che oggi posso tramettere agli altri».

Certo è che qualcosa deve cambiare, anche a partire da un piccolo comune come quello di Formello. Tanto era stato fatto nelle precedenti amministrazioni (https://bit.ly/3yUytbr) ma purtroppo in questi ultimi 5 anni abbiamo assistito ad una totale incapacità di ascolto con conseguente crescita delle disuguaglianze.

Secondo il «World Inequality Lab» la disuguaglianza in Italia è al punto massimo degli ultimi 40 anni: con la sola eccezione del periodo 1999-2007, quando il divario si era sostanzialmente stabilizzato, l’indice di Gini sul reddito dopo le tasse e i trasferimenti è aumentato tendenzialmente dalla metа degli Anni Ottanta ad oggi.

«Insomma ancora in crescita le disuguaglianze che rendono le persone più vulnerabili» enfatizza Paolo Proromo, che ora vuole tentare di riempire un vuoto, dando risalto a prospettive diverse, alle voci ed alle idee dei più giovani e a quelle dei più anziani, dando risalto alle diversità di ogni genere, dare voce a punti di vista anche spiazzanti che però ci portino a pensare.

 

«Tutto questo lo dico perché per il 12 giugno mi si è proposta un’altra sfida, quella politica. E mi presento nella lista di FormelloxFormello con Giacomo Sandri candidato sindaco, già Commissario del Parco di Veio, volendo rendermi disponibile verso le diversità» puntualizza Proromo.

«Io non credo nelle diversità —prosegue— credo invece fermamente nell’unicità dell’essere umano: non esistono diversità, se non nei nostri “modelli”. Tra l’altro la diversità ci accresce, ci fa capire cosa e come potremmo crescere dentro di noi. Ad esempio io ho un figlio omosessuale e per me è stata una fortuna, perché mi ha insegnato come vivere la vita in maniera libera ed è per questa libertà che mi candido al consiglio comunale di Formello, con la passione e la voglia di rendere libere le persone dalle “trappole” che la società ci mette sul cammino. Come? Ascoltando e condividendo le esigenze».

«Voglio una Formello —conclude Proromo— che sia città per tutti, viva, attiva e accogliente sia per i vecchi che per i nuovi cittadini». (ajcom.it)