Usura ed estorsione, nasce il portale per aiutare chi denuncia

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PALERMO – Un portale renderà più veloce tutto l’iter di cittadini e aziende che hanno avuto il coraggio di denunciare estorsioni ed usura finalizzato ad ottenere i benefici economici previsti dallo Stato dal fondo di solidarietà. Il progetto è stato presentato questo pomeriggio presso la sala “Dalla Chiesa” della prefettura di Palermo. Si tratta, infatti, di un progetto di gestione informatizzata delle procedure amministrative connesse al riconoscimento dei benefici economici in favore delle vittime dell’estorsione e dell’usura.

Il progetto è stato avviato dal Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, prefetto Santi Giuffrè, con la collaborazione della Consap e dell’Ufficio “Innovazione Tecnologica” del Ministero dell’Interno.

Il sistema è costituito da due parti: un portale informatico delle domande inoltrate dalle vittime e una piattaforma elettronica di gestione delle relative istruttorie, con ogni fase procedurale puntualmente “tracciata”.

All’incontro a cui ha partecipato il vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico, hanno preso parte il prefetto di Palermo Antonella De Miro, i rappresentanti del Ministero dell’Interno e della Consap, i prefetti della regione, le forze dell’ordine e i rappresentanti delle associazioni antiracket e antiusura, nonché delle categorie professionali. Le prefetture pilota interessate al progetto sono state quelle di Roma, Napoli, Torino. Venezia. Brindisi e Catania.

“In questi anni Palermo è stata protagonista di un cambiamento culturale forte – ha detto nel suo saluto introduttivo il prefetto di Palermo Antonella De Miro – senza precedenti. Oggi chi  vuole denunciare lo può fare perchè si è consolidato da tempo un associazionismo molto forte pronto a sostenere chi decide con coraggio di voltare pagina. Siamo nel  segno di una società che cambia, che sta camminando sempre più verso la legalità e che ha bisogno dell’impegno di tutti”.

“E’ stato messo a punto un nuovo sistema  – afferma il viceministro del ministero dell’Interno Filippo Bubbico –  capace di organizzare delle risposte ai cittadini in tempi molto veloci. Ovviamente non si tratta solo di una innovazione tecnologica ma si tratta di una ripresa e di un rilancio dell’attenzione da parte del commissario del governo affinchè le diverse realtà territoriali riassumano in maniera forte il tema del condizionamento criminale delle attività produttive. Attraverso questa iniziativa si vuole rilanciare l’attenzione ed il protagonismo dei cittadini, dando sponda anche alle associazioni antiusura e antiracket e conferendo la certezza che lo Stato è pronto a fare la propria parte in tempi rapidi con grande determinazione. E’ importante che i cittadini e le imprese si rendano protagonisti di un’attività tesa prima di tutto a garantire la loro autonomia, la loro libertà dal condizionamento mafioso e criminale. Solo attraverso il rispetto dei principi di legalità è possibile costruire il progresso dando al Mezzogiorno un nuovo percorso di rinascita. Con lo stesso approccio dovremmo guardare al complesso delle altre questioni per potere avviare il Mezzogiorno verso una sana normalità”.

“Il progetto di informatizzazione darà al cittadino l’opportunità di potere fare lui stesso l’istanza con la posta certificata – spiega il prefetto Santi Giuffrè – con la possibilità di accedere direttamente al portale per verificare lo stato della sua pratica. Il sistema cercherà, infatti, in tempi rapidi e nella massima trasparenza attraverso la collaborazione delle prefetture e di tutti gli altri attori interessati di rispondere nel migliore dei  modi ai  bisogni dei cittadini. Il progetto risulta quindi un contributo operativo importante per abbattere il muro dell’illegalità  nell’interesse pieno di chi ha avuto il coraggio di denunciare e ha il bisogno forte di sentire lo Stato vicino e pronto a dargli il sostegno più concreto”. (Agenzia Redattore Sociale)