Triennale Milano presenta EL: installazione di Romeo Castellucci

Si tratta di un’installazione meccanica che invade il palco del teatro di Triennale, un dispositivo che attraverso un moto reiterato e instancabile produce un’alternanza continua di luce e buio, rumore e silenzio, presenza e assenza

Foto Alessandro Saletta

Dal 5 al 20 novembre 2022 Romeo Castellucci presenta in prima assoluta EL in occasione della 23ª Esposizione Internazionale Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries (15 luglio – 11 dicembre 2022). Un’installazione meccanica che invade il palco del teatro di Triennale occupando completamente lo spazio visivo delimitato dall’arco scenico.Si tratta del secondo intervento inedito (dopo l’azione performativa domani, presentata alla fine di maggio 2022) che Castellucci  Grand Invité di Triennale Milano per il quadriennio 2021-2024 – è stato invitato a creare per l’Esposizione Internazionale, confrontandosi con il tema dell’ignoto e interrogandosi su “quello che non sappiamo di non sapere”.

EL è un dispositivo che attraverso un moto reiterato e instancabile produce un’alternanza continua di luce e buio, rumore e silenzio, presenza e assenza. Una dimensione atmosferica i cui elementi essenziali si rivelano al pubblico come generatori di emblemi, immagini e sensazioni non preordinabili.L’elemento meccanico dell’installazione – interamente prodotta da Triennale – viene affiancato e completato da un secondo significante: la musica. Un rapporto paritetico, che trasforma in una figura a sé stante l’opera sonora di Scott Gibbons, confermando ancora una volta la collaborazione pluridecennale del sound artist e compositore statunitense con l’artista cesenate.

“Giorno dopo giorno, il lavoro di vivere si sussegue nella dualità fondamentale della veglia e del sonno. La divisione suprema della luce e del buio è il ritmo falso di un panorama immobile e polare che ha inghiottito ogni parola e ogni linguaggio. Questo silenzio è un ‘fronte’ che fonde insieme la culla e il terrore. Una dolcezza senza tempo, costretta a stare nel tempo…”

EL entra in dialogo con l’azione performativa domani, presentata in Triennale a maggio 2022 come anticipazione dell’Esposizione Internazionale. I due progetti, messi in relazione e a confronto, acquisiscono ulteriori significati. Stressando due dispositivi in apparenza agli antipodi (umano e meccanico) Castellucci costruisce un dittico capace di interrogare profondamente alcune delle tematiche centrali dell’Esposizione.

 

Regista, creatore di scene, luci e costumi, Romeo Castellucci è conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un linguaggio fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera. I lavori dell’artista – attivo dai primi anni Ottanta – sono stati presentati e prodotti dai più importanti teatri e festival internazionali, in oltre sessanta paesi che coprono tutti i continenti. È stato direttore della Sezione Teatro della Biennale di Venezia, artiste associé al Festival di Avignone e regista ospite allo Schaubühne di Berlino. Membro dell’Accadémie Royale de Belgique, Castellucci ha ricevuto il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia e una laurea honoris causa dall’Ateneo di Bologna. Insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica francese, tra i molti e prestigiosi premi e riconoscimenti l’artista ha anche vinto due Golden Mask per la lirica.

Nato negli Stati Uniti nel 1969, Scott Gibbons compone musica da più di 30 anni, con una duplice esplorazione delle possibilità del suono: quello acustico-naturale da una parte e quello della tecnologia audio dall’altra. Compositore affermato di dark ambient e micromusic, il suo lavoro non è facilmente classificabile. Le creazioni dell’artista – apparse anche all’Esposizione Nazionale Svizzera, all’ARS Electronica Festival e al Louvre – dimostrano un acuto equilibrio tra delicatezza e fisicità, basandosi spesso su frequenze che si pongono ai limiti più estremi dell’udito umano. Ha creato molti strumenti elettronici unici ed è celebre per le sue performance live. Il primo album dell’autore – Field Notes (1999) – è stato selezionato tra i migliori album dell’anno dalla prestigiosa All-Music Guide. Gibbons ha anche realizzato lavori per eventi su larga scala, come l’accompagnamento sonoro di grandi spettacoli pirotecnici.