Torre Vecchia di Capo Rizzuto, Bruno: “Burocrazia più pericolosa di erosione costiera”

Il sindaco di Isola di Capo Rizzuto, Gianluca Bruno, esprime preoccupazione per le condizione in cui versa il promontorio Torre Vecchia nella frazione Capo Rizzuto. Una vicenda nota da anni e di cui wereporter.it si è occupato esattamente un anno fa. GUARDA IL VIDEO

Di seguito la nota stampa del sindaco.

A seguito delle piogge costanti dei giorni scorsi, abbiamo fatto alcuni sopralluoghi su tutto il territorio e sulla costa in generale. Nel riscontrare molte criticità relative alla regolare manutenzione sulle strade provinciali che è divenuta ormai un miraggio, stante il fatto che la provincia ha cancellato il nostro territorio dalle proprie competenze ancora attribuite. Ci siamo imbattuti in quello scorcio di mare che è prospiciente Capo Rizzuto e nello specifico il promontorio di Torre Vecchia.

Appare alquanto sconcertante riscontrare il peggioramento delle condizioni in cui versa Torre Vecchia, è evidente che è in atto un ribassamento del promontorio quasi a voler staccare la Torre e il suo lembo di terra davanti dal resto della costa.

Tutto questo accade nella totale assenza degli uffici regionali competenti o meglio per la burocrazia degli uffici che giocano al rimpallo delle competenze incuranti che probabilmente a breve sarà troppo tardi per poter intervenire.

Il tratto interessato dai lavori prevede un coronamento della base prospiciente Torre Vecchia con massi ciclopici posti a mare, proprio a protezione della costa e per il consolidamento del piede della falesia.

Abbiamo più volte sollecitato la Regione Calabria ed i suoi uffici affinchè partisse il primo lotto dei lavori di consolidamento del tratto di costa relativo al promontorio Torre Vecchia; una gara espletata ed aggiudicata da più di un anno ma che giace tra la corrispondenza degli uffici che giocano a chi la spara più grossa sul, a questo punto ci viene spontaneo, metodo migliore per non effettuare i lavori.

Le responsabilità di quanto sta accadendo vanno addebitate, da quanto ci risulta, ad uno scambio di lettere e richieste formulate dagli uffici AMP Capo Rizzuto che, piuttosto di preoccuparsi su quanto accade in mare, vanno a complicare la vita ai territori con richieste paradossali o assurde tese al solo fine della non tutela dei luoghi o territori. Nello specifico l’AMP attraverso un suo dipendente, non conosciamo le competenze scientifiche della persona, pare abbia richiesto un ulteriore studio su quello che è l’impatto dei massi posati sul fondale interessato. Restiamo basiti perché è da più di un anno che di questo cantiere si sono perse le tracce, proprio perché chi non vive sul territorio non sa, non capisce e non vuol capire cosa significhi per la cittadinanza di Isola la tutela di quel promontorio e di un bene che ne identifica lo stesso che è Torre Vecchia. La Regione Calabria batta un colpo se esiste!

Una amara considerazione è doverosa dirla: Torre Vecchia sta sprofondando nelle beghe della burocrazia. Mai più corretto è stato il detto isolitano: i cca cu medicu studìa, u malatu si nda iutu ( finchè il medico studia la cura il malato è benchè morto)!