Scandalo Misericordia, presidente Trucchi: “Viviamo pagina nera, continueremo a indossare divisa con dignità”

Un momento delle operazioni di sbarco ieri a Crotone (foto Misericordia di Isola di Capo Rizzuto)

Un momento delle operazioni di uno sbarco a Crotone (foto Misericordia di Isola di Capo Rizzuto)

Il Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, ha inviato una lettera aperta a tutti gli operatori e i volontari delle Misericordie, a quasi due settimane dallo scandalo che ha travolto la Misericordia di Isola Capo Rizzuto per la gestione del centro di accoglienza S. Anna. Secondo la Procura di Catanzaro,che ha coordinato l’operazione Jonny arrestando 68 persone tra le quali l’ex governatore Leonardo Sacco, un terzo dei fondi destinati all’accoglienza migranti sarebbe andato nelle tasche della cosca di Ndrangheta Arena. Di seguito la lettera integrale inviata da Trucchi

In questi ultimi giorni tutto il nostro Movimento sta vivendo un momento di grande apprensione. Quello che dobbiamo fare adesso però non è lasciarsi prendere dall’emotività o dalla rabbia, dalla delusione o dallo sconforto. Quello che dobbiamo fare è restare uniti, stringerci in un grande abbraccio virtuale e continuare a guardare avanti. Dobbiamo mostrare con orgoglio al mondo e ricordare anche a noi stessi chi siamo e quello che facciamo ogni giorno con amore, dedizione e spirito di carità.

Le Misericordie sono energia quotidiana che circola da Nord a Sud. Le Misericordie sono coloro che aiutano i nonni, i poveri, gli ammalati. Quelli pronti a partire a qualsiasi ora del giorno e della notte per tendere la mano a chi si trova in difficoltà. Le Misericordie sono una realtà, una grande, splendida Famiglia che coinvolge migliaia di persone che, senza chiedere niente in cambio, sono sempre pronte a tendere la mano a chi chiede aiuto. Le Misericordie sono anche Storia, una storia lunga otto secoli che ci insegna che le crisi ci sono ma possono e devono essere superate.

Se gettiamo lo sguardo indietro nel tempo, troviamo guerre, epidemie, gravi difficoltà, ma lo spirito autentico del donarsi agli altri è rimasto puro e limpido fino a oggi. Quella che stiamo vivendo è senz’altro una pagina nera, ma il libro della nostra storia è fatto di molte, moltissime pagine: belle, dense di speranza e grondanti amore puro e autentico spirito di sacrificio.

Spesso si dice: “Fa più rumore un albero che cade che un’intera foresta che cresce”. Ecco, noi dobbiamo guardare alla foresta, noi siamo la foresta. Per otto secoli abbiamo sfamato, vestito, accolto, consolato seguendo l’esempio di Gesù e continueremo a farlo con sempre più amore e dedizione.

Continueremo a indossare la nostra divisa con dignità, a portare con orgoglio quei colori in cui ci riconosciamo e in cui la gente ci riconosce e ci accoglie con fiducia, apprezzamento e gratitudine. Continueremo a onorare quei colori in ogni nostro servizio, in ogni opera, con l’aiuto di Dio a cui indirizziamo forte la nostra preghiera in questo momento.

Il Signore ci vede e ci guida, e nella sua luce troveremo la strada per andare avanti. Perché otto secoli di storia non si cancellano così. Otto secoli di una storia come la nostra sono destinati a continuare con lo stesso spirito di misericordia che muove i nostri cuori da sempre. Noi siamo le Misericordie!