Premio Strega, chi sono i finalisti della 77esima edizione

I temi principali dei libri in corsa sono legati soprattutto allo shock post traumatico. Finale il 6 luglio a Roma

Rivelati i nomi dei 12 candidati selezionati per la 77esima edizione del premio Strega, presentata questa mattina a Roma, nella sede della Camera di Commercio al Tempio di Vibia Sabina e Adriano, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor, di Melania Mazzucco, presidente del comitato direttivo del Premio, di Giovanni Sollime, presidente della fondazione Bellonci e di Giuseppe D’Avino, presidente Strega Alberti Benevento.

CHI SONO I FINALISTI DEL PREMIO STREGA 2023

Silvia Ballestra con La Sibilla – Vita di Joyce Lussu edito da Laterza. Maria Grazia Calandrone con Dove non mi hai portata, edito da Einaudi. Andrea Canobbio con La traversata notturna (La Nave di Teseo). Ada D’Adamo con Come d’aria (Elliot). Gian Marco Griffi con Ferrovie del Messico (Laurana Editore). Vincenzo Latronico con Le Perfezioni (Bompiani). E ancora: Romana Petri con Rubare la notte (Mondadori), Rosella Postorino con Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli), Igiaba Scego con Cassandra a Mogadiscio (Bompiani), Andrea Tarabbia con Il continente bianco (Bollati Boringhieri), Maddalena Vaglio Tanet con Tornare dal bosco (Marsilio) e Carmen Verde con Una minima felicità (Neri Pozza).

I 12 finalisti sono stati selezionati tra 80 candidati, di cui 45 autrici e 35 autori, e votati da una giuria di 660 aventi diritto. Saranno presentati al pubblico con 21 tappe in tutta Italia mentre la proclamazione degli autori finalisti è prevista il 7 giugno al teatro romano di BeneventoL’elezione del vincitore si svolgerà invece il 6 luglio a Roma, al museo nazionale etrusco di Villa Giulia.

“Lo scorso anno- ha commentato Mazzucco- abbiamo notato che le opere erano state scritte o completate nell’isolamento degli anni della pandemia. Il che aveva comportato toni intimi e auto confessioni. Adesso si è abbattuta sui libri l’onda lunga dello shock post traumatico. Per la maggior parte si iscrivono nel segno del trauma privato e personale, a volte segreto o indicibile, ma anche pubblico, storico e collettivo. I leitmotiv principali sono la morte, la perdita (di una persona ma anche del proprio paese), la malattia o l’elaborazione del lutto. Il segno positivo è però la letteratura: mai come in questi tempi incerti, traumatizzati e oscuri la scrittura si proponevome una medicina e come una cura”.

Questa mattina sono stati presentati anche i nomi dei 5 candidati al Premio Strega europeo 2023: Emmanuel Carrere con V13 (Adelphi), Esther Kinsky con Rombi (Iperborea), Andrei Kurkov con L’Orecchio di Kiev (Marsilio), Johanne Lykke Holm con Strega (NN Editore) e Burhan Sonmez con Pietra e ombra (Nottetempo). Per questa categoria è previsto anche un riconoscimento al traduttore del libro premiato.

“Come Comune di Roma abbiamo firmato ad ottobre un protocollo d’intesa con la fondazione Bellonci. Siamo così tornati a finanziare il Premio Strega con 50mila ogni anno per tre anni. Questo perchè avevamo trovato la manifestazione scoperta e senza il sostegno finanziario del Comune. Sempre restando in tema abbiamo concluso il restauro e quindi consegnato la casa museo Bellonci, ora aperta al puublico, dove in passato si svolgeva il Premio”. Così l’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor, in occasione della presentazione della 77esima edizione del Premio Strega.