Pnrr, Capone (UGL): “Urgono misure a sostegno dei Comuni del Mezzogiorno”

“Preoccupano i ritardi sui bandi e il blocco dei cantieri per la realizzazione delle opere previste dal Pnrr nel Mezzogiorno” . Lo ha dichiarato Paolo CaponeSegretario Generale dell’UGL, in merito ai ritardi nella realizzazione dei progetti previsti dal Pnrr nelle Regioni del Sud.
“Il rischio concreto – prosegue – è quello di perdere i fondi stanziati per il Sud a causa della eccessiva difficoltà degli adempimenti burocratici richiesti ai Comuni durante l’iter amministrativo, soprattutto nella fase iniziale di affidamento. Occorrono interventi volti alla semplificazione e alla riduzione dei tempi per la messa a terra delle opere replicando il ‘modello Genova’ che ha consentito di realizzare in tempi record il Ponte San Giorgio. Al contempo, è fondamentale rafforzare gli organici degli enti territoriali favorendo l’ingresso di personale specializzato a sostegno delle amministrazioni comunali.
Il 62% dei Comuni, secondo lo Svimez, ritiene complesse – conclude Capone – le procedure per la partecipazione ai bandi, inoltre la realizzazione di un’infrastruttura sociale nelle Regioni meridionali richiede circa 9 mesi in più rispetto alla media dei Comuni italiani. Come UGL, riteniamo essenziale ridiscutere il Pnrr per renderlo flessibile e adeguato alle esigenze delle singole realtà territoriali, istituendo una cabina di regia a supporto del Mezzogiorno. È in gioco lo sviluppo e la modernizzazione del Meridione e la creazione di nuovi posti di lavoro nei prossimi anni”.