Nuova bufera sul Fertility Day
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Nuova bufera sul Fertility Day. Archiviata la mal riuscita (e costosissima) campagna di comunicazione che era stata avviata nelle scorse settimane, dal Ministero della Salute arrivano nuove immagini e nuovi slogan che tornano a far discutere. Se il primo tentativo di pubblicizzare il giorno della fertilità (traduzione alla lettera) aveva indignato soprattutto le donne e soprattutto le donne che avevano superato i 30 anni d’età, il secondo fa di peggio.
Come sempre il messaggio che si vuole veicolare è condivisibile e chiaro: “le buone abitudini da promuovere, i cattivi compagni da abbandonare”. Peccato per le foto che sono state scelte per descrivere le prime e i secondi.
Due coppie eterosessuali felici e un trio di drogati composto da un ragazzo nero, una donna che fuma, un ragazzo con i capelli stile afro che fuma da un bong. La fiera dello stereotipo e del pregiudizio. Che rasenta, anzi palesa, una neanche troppo sottile vena di razzismo.
Le buone abitudini, dunque, per il Ministero della Salute sono rappresentate da uomini e donne caucasici (dai tratti neanche troppo mediterranei…) da copertina di Postalmarket. I cattivi compagni, oltre alle droghe e al fumo (vere minacce per la salute e per l’infertilità), sono gli uomini con la pelle scura o con i capelli incolti.
E poi dicono che l’abito (o la pelle o i capelli) non fa il monaco.