Mibact e Save the children insieme per l’arte in periferie

ROMA – Offrire maggiori opportunità formative e ricreative accompagnando i bambini in un percorso verso l’arte e la cultura. Con questo intento è stato lanciato oggi il progetto “Arte alla luce” nato dal Protocollo d’intesa fra Save the Children e il Mibact-Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane. Il progetto coinvolgerà circa 50 ragazzi e ragazze dai 13 ai 17 anni, delle città di Palermo, Gioiosa Jonica e Bari: 3 artisti – Massimo Grimaldi, Domenico Mangano e Adrian Paci – li accompagneranno, per tre giorni in ciascuna città, nella elaborazione di un percorso artistico. Il workshop sarà preceduto da due settimane di incontri e formazione.

L’iniziativa si dispiegherà all’interno dei Punti Luce di Save the Children di Palermo, Gioiosa Jonica e Bari, le strutture socio-educative aperte dall’Organizzazione in 9 regioni, per un totale di 16 fino ad ora[3], allo scopo di contrastare la povertà educativa dei bambini, offrendo attività formative, ricreative, creative e accompagnamento allo studio.

Il primo week end di arte sarà il 18-20 dicembre a Palermo, con il coinvolgimento di circa 20 ragazzi e ragazze del Punto Luce di Save the Children a Zisa e del quartiere Zen 2, che saranno guidati dall’artista Domenico Mangano. Il progetto proseguirà quindi l’8-10 gennaio 2016 presso il Punto Luce Save the Children a Bari, con l’artista Massimo Grimaldi e il 26-28 febbraio presso il Punto Luce Save the Children di Gioiosa Jonica, con il contributo dell’artista Adrian Paci.

Sono più di 4.500 i minorenni che frequentano i Punti Luce di Save the Children o vi sono entrati in contatto in un solo anno, di cui 260 presso il Punto Luce di Palermo, 300 nel Punto Luce di Gioiosa Jonica, 450 nel Punto Luce di Bari.

Secondo i dati contenuti nell’Atlante dell’infanzia di Save the Children, in Italia circa 2 minori su 3 (il 64%) fra 6 e 17 anni non hanno visitato una mostra o museo, un sito archeologico, non sono andati a concerti o a teatro, non hanno letto un libro, non fanno attività fisica regolare, non usano tutti i giorni Internet, vivono quindi una condizione di deprivazione culturale e ricreativa[1].

Percentuali che salgono ulteriormente in Sicilia (79%), Calabria (78,4%) e Puglia (74%).

Prendendo in esame il solo dato sulla fruizione artistica, emerge come il 55,2% dei minorenni 6-17 anni nel nostro paese non ha fatto visita a un museo o mostre e il 69,4% a un sito archeologico, nell’arco di un anno.

In Sicilia è il 72% dei minorenni 6-17 anni che non ha visitato, neanche una volta in 12 mesi, una mostra o museo e il 77,6% un sito archeologico. In Puglia e Calabria il 69% di bambini e adolescenti non è entrato in un museo e, rispettivamente, il 75,4 e 78,6% a non aver visitato in un sito archeologico e monumenti, nell’arco di un anno.

 

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“L’iniziativa della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane insieme a Save the Children – ha detto Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini – sposa in pieno la volontà del MiBACT di incrementare il coinvolgimento e la fruizione dell’arte da parte dei ragazzi, con particolare attenzione alle realtà geografiche più svantaggiate e marginali. Allo stesso tempo il progetto “Arte alla luce” usa l’arte contemporanea, per troppo tempo non adeguatamente considerata in Italia, come motore propulsore per la riqualificazione delle periferie, che possono rappresentare un terreno fertile per stimolare la crescita e la creatività degli artisti italiani del futuro”.

“La povertà educativa blocca sul nascere le aspirazioni e le prospettive di futuro di troppi bambini, soprattutto quelli che vivono nei contesti più svantaggiati. Con questo progetto, ragazzi e ragazze potranno misurarsi direttamente con il mondo dell’arte, mettendo in opera i propri talenti e la propria creatività, così come dovrebbe accadere nel percorso di crescita di ogni minore”, commenta Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Il progetto Arte alla luce”, spiega ancora, “coinvolgerà adolescenti che hanno manifestato interesse e attitudine verso l’arte. Imparando ad apprezzare l’arte, saranno certamente anche più attenti alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico-monumentale delle loro città”.

 

Redazione