In libreria “Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma, cronaca di un affido sine die”

La vita con tre adolescenti (una figlia biologica e due in affidamento) scritta da chi l’affido l’ha vissuto in prima persona, scelto per lavoro, e voluto nella vita privata.

Un diario ironico, acuto e sincero sull’essere famiglia. Una storia di affido scritta da chi l’affido l’ha conosciuto prima da adolescente, in fuga da una famiglia difficile; poi scelto per lavoro, e infine fortemente voluto nella vita privata.

In libreria da venerdì 27 ottobre Non vi ho chiesto di chiamarmi mamma. Cronaca di un affido sine die, la seconda uscita di «Opificium», la collana di narrativa dedicata a temi sociali e del lavoro, frutto di una collaborazione tra Edizioni Lavoro e Avagliano editore.

Firmato da Karin Falconi, socia fondatrice dell’associazione M’aMa-Dalla Parte dei Bambini, più nota come La Rete delle MammeMatte, il romanzo parla dell’irruzione di due sorelle preadolescenti all’interno di una famiglia serena e affiatata, formata da mamma, papà e un’unica figlia, anche lei preadolescente.

La voce narrante è quella di una donna, che, dopo essersi occupata per anni, attraverso un’associazione, di trovare una famiglia a tutti quei bambini che i servizi sociali definiscono “incollocabili” perché troppo grandi di età, o malati o difficili, decide di fare il grande passo, intraprendendo il tortuoso ed emozionante cammino dell’affido familiare.

Più che una storia biografica, la storia di tante storie incontrate negli anni e la voglia di portare sotto i riflettori l’affido familiare e in particolare la possibilità di accogliere un adolescente, l’età meno desiderata.

“L’affido, nella sua complessità, significa capacità di essere una Famiglia in Più per un minore”: spiega l’autrice. “Nutrendo profondo rispetto per il suo vissuto personale, la sua storia e la sua famiglia di origine, con la consapevolezza di non potersi sostituire a quest’ultima. L’affido di un adolescente aggiunge nell’immaginario comune un gradino, o forse una scalinata di complessità in più. Eppure, attraverso alcune esperienze di affido si creano legami indistruttibili, destinati a durare per sempre. Con un adolescente, che è a metà tra un bambino e un adulto, si aggiunge la consapevolezza, la consapevolezza di persone che si scelgono giorno dopo giorno”.

Il libro contiene in appendice un Vademecum su come si diventa genitori affidatari e la Postfazione di Emilia Russo, presidente M’aMa-Dalla Parte dei Bambini, che pone l’accento sulla particolare forma di affido che è il sine die, ovvero il prolungamento dell’affido fino al raggiungimento della maggiore età del minore.

Autrice: Karin Falconi, mediatrice familiare e professional counselor, è specialista nel sostegno alla genitorialità affidataria e adottiva. Vicepresidente dell’associazione M’aMa-Dalla Parte dei Bambini (www.mammematte.com), è responsabile del progetto AFFIDIamoci (www.affidiamoci.it), che diffonde e sostiene la cultura dell’accoglienza da parte dei single e delle coppie omosessuali.

L’associazione M’aMa-Dalla Parte dei Bambini, più nota come La Rete delle MammeMatte opera sull’intero territorio nazionale per la tutela dei diritti dei minori (soprattutto con bisogni speciali) attraverso l’Affido e l’Adozione. Dal 2017 ad oggi ha collocato in famiglia circa 190 minori con bisogni speciali.

La presentazione del libro con l’autrice sarà al Caffè Letterario di Roma (via Ostiense 95) domenica 19 novembre alle ore 17. Presentano Arcangelo Iannace e Angelo Libri. Lettura a cura di Alessia Santoni, ospiti d’onore con la loro storia d’onore Maria René (17 anni) e Stefano (18 anni). Per ogni copia venduta l’editore devolverà 1 € all’associazione M’aMa-Dalla Parte dei Bambini e l’autrice l’intero ricavato.