Il futuro del retail tra omnicanalità e focus sui valori: cosa succederà nei prossimi cinque anni?

Da qui ai prossimi cinque anni, chi ha un business nel retail non potrà ignorare la diffusione dell’abitudine all’acquisto di prodotti e/o servizi scoperti facendo altre esperienze online, dal gioco fino alla visione di contenuti video in streaming.

foto da pixabay.com

Chi opera nel retail, negli ultimi 4 anni ha vissuto una rivoluzione epocale, imparando, come mai prima, l’importanza di assumere un atteggiamento resiliente davanti ai cambiamenti sociali ed economici, anche quelli più inaspettati e dirompenti.

Mettere in primo piano questo approccio vuol dire, per ovvi motivi, informarsi su quelli che saranno i trend dei prossimi anni. In cima alla lista figura indubbiamente l’acquisto omnicanale, che sarà sempre più all’insegna della fluidità.

Da qui ai prossimi cinque anni, chi ha un business nel retail non potrà ignorare la diffusione dell’abitudine all’acquisto di prodotti e/o servizi scoperti facendo altre esperienze online, dal gioco fino alla visione di contenuti video in streaming.

Alla luce di ciò, sarà necessario parlare di e-commerce vicino al consumatore e capace di intercettare le sue esigenze e ricerche in maniera mirata e personalizzata, risultato che passa anche dalla cura del posizionamento sui motori di ricerca e dal focus sui risultati sia organici, sia a pagamento (entrambi sono importanti per la brand awareness e per l’aumento del traffico e dell’autorevolezza del sito).

Asset che nonostante il tempo che passa rimane centrale è quello dell’attenzione alla SEO e alla SEM che richiede ovviamente l’affiancamento di esperti qualificati, come Trovato Agency , tra i principali riferimenti nel settore in Italia, con all’attivo diverse case history di successo relative a e-commerce di diversi settori.

Tornando a parlare di trend che caratterizzeranno il mercato retail nel prossimo futuro, un doveroso cenno va dedicato alla fine dell’era della fedeltà fine a se stessa ai brand.

Gli aspiranti acquirenti, infatti, si orienteranno sempre di più verso aziende in linea con i loro valori e in grado di rispondere a specifiche necessità pratiche. Rilevanti saranno a tal proposito le partnership virtuose, per esempio quelle con servizi che consentono di rateizzare i pagamenti senza interessi.

Per rendersi conto di quanto questo cambiamento di approccio all’acquisto online stia avendo impatto sulle scelte dei consumatori, basta ricordare che, secondo un recente studio che ha visto impegnati gli esperti di Google, porre l’accento su vantaggi come la possibilità di usufruire della consegna veloce o dei resi prodotto gratuiti sortisce il medesimo effetto di una promozione.

Come non citare poi il ruolo dello shopping in live streaming? Secondo recenti rilevazioni effettuate sempre da Google, circa il 46% degli acquirenti a livello mondiale ha comprato prodotti presentati da influencer nel corso di live in diretta streaming.

Rimanendo con l’attenzione sui contenuti video, è importante sottolineare la posizione dominante di YouTube come piattaforma social di riferimento per la Generazione Z, la prima a essere cresciuta in un mondo totalmente digital, sia per quanto riguarda lo shopping d’impulso, sia per quel che concerne la ricerca di informazioni per acquisti da effettuare non nell’immediato.