Gli eretici salveranno la Calabria. Intervista a Massimiliano Capalbo

Massimiliano Capalbo

CROTONE – Allevati in uno stato di cattività, rinchiusi in recinti all’interno di un enorme zoo cui hanno dato il nome di questione meridionale. L’immagine evocata da queste parole, affatto tenere, di Massimiliano Capalbo, descrive metaforicamente la condizione di subalternità degli abitanti di una intera regione, la Calabria, che secondo l’imprenditore, può essere superata solo con una eresia. Egli stesso si definisce eretico.  Ma chi sono gli eretici? “Gli eretici –spiega Capalbo – sono semplicemente tutte quelle persone che hanno acquisito la consapevolezza che per cambiare il territorio occorre rimboccarsi le maniche, iniziare ad agire, intraprendere. Persone che mettono in atto le proprie passione e i propri talenti guardandosi intorno per cercare quali sono le risorse che ci circondano sulle quali far leva per creare occupazione e sviluppo”.

Nel 2010, Capalbo realizza Orme nel Parco, il primo percorso eco-esperienzale a 1600 metri di quota, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, trasformando un luogo abbandonato in un’area visitata e fruita ad oggi da 130 mila persone. Un’idea che forse avrebbe potuto partorire solo “un folle, ma girando per la Calabria, ho scoperto che c’erano altri folli come me. Mi sono sentito meno solo scoprendo che questa regione è un manicomio” dice sorridendo in occasione della presentazione del gemellaggio tra Orme e nel Parco e il Circo Velico Crotone, presieduto da Francesco Verri, altro eretico calabrese che ha saputo sfruttare una risorsa naturale come il vento – spesso anche fastidioso – in una ricchezza per il territorio facendo di Crotone la Città della Vela.  Mare e montagna si incontrano, dunque, per fare dei due territori interessati dal gemellaggio un’unica area a destinazione turistica e sportiva di livello internazionale.

Francesco Verri e Massimiliano Capalbo
Francesco Verri e Massimiliano Capalbo

Perché non mettere insieme, dunque, le esperienze di quanti in Calabria hanno provato a invertire la tendenza di un sistema assistenzialistico, mettendosi in gioco in prima persona sfruttando ciò che questa meravigliosa terra ci ha donato? Nasce così Ereticamente, che – sottolinea Capalbo – “non è un club, né un movimento, né ancora un’associazione. Ereticamente è un metodo”.

In pochi anni, nell’eresia divulgata da Capalbo, si sono riconosciuti una sessantina di imprenditori, non solo calabresi – alcuni provengono dalla vicina Sicilia e uno addirittura da Milano – che amano incontrarsi per condividere idee, progetti, esperienze nell’ambito del Raduno delle imprese eretiche. La quinta edizione si svolgerà il 25 e il 26 giugno prossimi all’interno di Orme nel Parco.

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“Quest’anno avremo 22 nuovi eretici. Non si tratta necessariamente di imprese economiche – sottolinea Capalbo – sono prima di tutto imprese umane, che solo successivamente fanno economia. Alla base di tutto c’è l’impegno, la passione, il talento, la capacità di riuscire a creare qualcosa dove non c’è nulla”.

Il raduno non ha cadenza annuale: “Ci riuniamo ogni volta che troviamo nuovi eretici. Ci incontriamo a Orme nel Parco per raccontare che c’è una Calabria che è già cambiata, che ha scelto un’altra strada e che probabilmente rappresenta il futuro di questa regione”.

Sul rapporto con le istituzioni Capalbo spiega: “Abbiamo sempre pensato e immaginato che le istituzioni siamo noi. Tutti gli eretici che invitiamo ai nostri raduni si sono fatti istituzioni essi stessi. Le istituzioni sono dentro le mura delle riunioni di politici e partiti. Le istituzioni siamo noi quando prendiamo in mano il nostro destino, il nostro territorio e iniziamo – nei confronti di quest’ultimo – a curarlo, a trasformarlo in valore. Quindi, non abbiamo bisogno di entrare in relazione con nessun’altro se non con noi stessi”.

Francesca Caiazzo