Giornata Cure Palliative: flash mob per chiedere un diritto accessibile solo a 1 paziente su 4

Flash mob in piazza Mercanti a Milano per sensibilizzare sull’importanza delle cure palliative, di cui ogni anno in Italia necessitano oltre 500mila malati inguaribili

C’è un filo speciale che unisce le persone affette da malattie inguaribili a coloro che, professionisti sanitari, familiari, volontari, se ne prendono cura ogni giorno. Proprio quel legame di amore, sostegno e dedizione è stato il protagonista del flashmob Non perdere il filo che si è tenuto questa mattina, venerdì 11 novembre, in occasione della Giornata Nazionale delle cure palliative in piazza Mercanti a Miano. A promuoverlo è stata la Federazione Cure Palliative (FCP), organizzazione che a livello nazionale raggruppa 103 enti non profit, di cui 32 nella sola Lombardia.

Obiettivo dell’iniziativa è stato informare e sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza del modello assistenziale delle cure palliative, che offre alle persone affette da patologie inguaribili e ai loro familiari, attraverso un approccio multidisciplinare e personalizzato, risposte appropriate ai bisogni clinici, psicologici, sociali ed esistenziali. Ogni anno in Italia necessitano di cure palliative oltre 500mila persone adulte, ad accedervi però è solo 1 malato su 4. A questi si aggiungono 35mila minori con diagnosi di malattia inguaribile, di cui 11mila richiedono un’assistenza specialistica; anche per l’area pediatrica la percentuale di chi usufruisce del diritto a ricevere cure palliative è molto bassa, solo il 5%.

La suggestiva coreografia, ideata in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale “Danzare le origini”, ha visto operatori, familiari e volontari srotolare da alcuni grossi gomitoli un filo arancione – colore della Federazione – per poi intrecciarlo con gesti semplici e armoniosi simili a una danza. Al ritmo di un battito costante, dato da strumenti a percussione, il filo è così passato di persona in persona unendo, lungo un percorso casuale, anche i passanti incuriositi e via via coinvolti.

Come l’intrecciarsi delle relazioni con gli altri esseri umani dà pienezza al vivere di ciascuno, così il filo che unisce i malati inguaribili a chi si prende cura di loro è l’elemento essenziale per tessere la trama del mantello che, ricorrendo alla simbologia legata alla giornata di San Martino, conforta e protegge.

“Il fabbisogno di cure palliative nel nostro Paese è in continua crescita – dichiara Tania Piccione, Presidente della Federazione Cure Palliative – Ogni anno ben oltre mezzo milione di persone con malattie inguaribili, adulti e minori, presentano bisogni di cure palliative. A fronte del crescente bisogno però lo sviluppo delle reti di cure palliative risulta ancora disomogeneo nel territorio nazionale, presentando criticità legate in particolare all’implementazione delle reti di cure palliative pediatriche, alla presa in carico dei malati non oncologici e al potenziamento dei servizi di cure palliative domiciliari. La sfida oggi, anche su impulso della riforma dell’assistenza territoriale, è riuscire a fornire servizi di prossimità al malato. Le cure palliative in questo contesto devono giocare un ruolo di primo piano per garantire risposte assistenziali appropriate nei luoghi di vita dei malati e rendere maggiormente sostenibile il Sistema Sanitario”.