Finlandia nella Nato, l’ex primo ministro Alexander Stubb a Quarta Repubblica: “Putin può attaccare ovunque”

«Perché entrare nella Nato? La ragione è molto semplice: Vladimir Putin ha iniziato a massacrare i suoi fratelli slavi in Ucraina e quindi può farlo ovunque. Quindi la decisione di entrare nella Nato è stata presa alle cinque di mattina del 24 di marzo. Gli ultimi sondaggi dicono che il 68% è a favore della adesione alla Nato. Ci sono stati 185 voti a favore su 200 rispetto alla volontà di entrare nella Nato.  Quindi ci stiamo muovendo velocemente verso la Nato e diventeremo membri entro tre mesi». Queste le parole di Alexander Stubb, ex Primo Ministro della Finlandia, in merito al motivo per cui la Finlandia ha deciso di chiedere di aderire alla Nato, intervistato in esclusiva da Nicola Porro a “Quarta Repubblica – il programma di approfondimento politico ed economico in onda il lunedì sera su Retequattro.

 

Nicola Porro: «Erdogan non è di questo avviso. Oggi, ha sentito le dichiarazioni del presidente turco che ha detto: ‘Non ci penso proprio anche a vedere financo le delegazioni finlandesi e svedesi che si dovrebbero presentare a Istanbul’. Non si parla assolutamente per quanto lo riguarda di un ingresso nella Nato. È ancora fattibile dopo le prese di posizione di Erdogan?»

Alexander Stubb: «In italiano direi: ‘calma, calma’. È una retorica tipica che sentiamo sempre in queste circostanze e non è una questione di essere o no nella Nato. La Finlandia ha sempre, già dal 1999, aperto la porta ai negoziati per l’accesso all’Unione europea della Turchia, colloqui che si sono tenuti anche ad Helsinki. Non credo che questo sia un problema; naturalmente Erdogan vuole dire queste cose ma sicuramente è una cosa che rafforzerà la Nato nella parte nord-occidentale. Adesso, per il momento, ‘calma, calma’».

 

Nicola Porro: «Senta, lei ha conosciuto Putin da presidente finlandese, viene descritto come malato, come pazzo, viene descritto in molti modi diversi in maniera anche molto tranchant dai media occidentali. Lei che lo ha conosciuto lo considera folle?»

Alexander Stubb: «No, credo che i media occidentali calchino un po’ troppo la mano su questo. Non credo ci sia bisogno di fare un’analisi psicologica. Quando l’ho incontrato era una persona preparata, analitica, una persona fredda, molto duro ma mai irrazionale, almeno non irrazionale da un punto di vista russo. Ricordate che la razionalità russa può sembrare leggermente diversa da quella occidentale o finlandese. Credo che ci dovremmo concentrare più che altro su altre questioni più rilevanti e cioè quali saranno i successivi passi della Russia, secondo il punto di vista della razionalità di Putin; e c’è molto da dire anche su quello che succederà, al momento non sappiamo. Però questi leader russi hanno un’idea di supremazia, non sono mai messi in discussione, e questi sono i modi attraverso cui Putin vorrebbe continuare ad agire in futuro dal punto vista russo».

Nicola Porro: «Lei ha timore di un’invasione della Finlandia?»

Alexander Stubb: «No, no no assolutamente. Ricordate che abbiamo un servizio di leva, una riserva di 900.000 uomini, possiamo mobilizzare 280.000 persone in tempo di guerra, abbiamo 62 F18, abbiamo appena comprato 64 F35, la Svezia ha 19 caccia, abbiamo uno dei sistemi missilistici terra-aria e aria-terra migliori che esistono e quindi la Finlandia e la Svezia utilizzeranno un approccio nordico all’adesione alla Nato e non credo che questo riguardi mai una possibile invasione della Finlandia da parte della Russia».