Epicare aiuta i pazienti oncologici a rientrare nel loro ambiente di vita

L’obiettivo di Epicare è quello di rispondere ai bisogni, attualmente secondo noi non soddisfatti, dei pazienti oncologici. In particolare di quei pazienti che dopo una fase acuta hanno avviato un percorso terapeutico con frequenti rientri in ospedale”. Lo racconta alla Dire Federico Gilblas, amministratore delegato di Mate Consulting, azienda informatica campana con 60 dipendenti dedica il 10% del suo volume d’affari a ricerca e sviluppo.

Epicare “prevede un investimento di circa 2 milioni di euro, per il 60% coperto dall’azienda e per il restante 40% dal dipartimento di medicina dell’Università Vanvitelli”. Al progetto prende parte anche il Centro Regionale di Competenza in Biotecnologie Industriali BioTekNet. “Con questo progetto – spiega Gilblas – mettiamo a disposizione una serie di strumenti e tecnologie non invasive, facilmente accessibili a pazienti e medici – smartphone, app e un cruscotto informativo – per facilitare il rientro dei pazienti nel loro ambiente di vita consentendo ai sanitari di monitorare il loro stato di salute, la qualità della vita, la nutrizione, e facilitare le decisioni cliniche attraverso strumenti di intelligenza artificiale. Un sistema integrato di questo tipo comporta l’impegno e la volontà di partecipare sia da parte del paziente che da parte della struttura ospedaliera che molte volte è sottodimensionata e non ha personale da dedicare. Ad ogni modo si tratta di tecnologie che sono già in possesso del paziente: uno smartphone lo hanno tutti, lo smartwatch lo forniamo noi in comodato gratuito. Così diventa facile, l’importante è farne comprendere il valore. Agli ospedali è chiaro perché queste soluzioni – conclude il direttore generale di Mate Consulting – permettono di diminuire la pressione sulle strutture sanitarie e favoriscono una migliore gestione del paziente”. (Agenzia DIRE)