Dona un farmaco

ROMATorna sabato 13 febbraio la Giornata nazionale di raccolta del farmaco, appuntamento che dal 2000 ogni anno cade nel secondo sabato di febbraio, per sostenere in tutta Italia le persone in stato di disagio economico e sociale. Sono migliaia i volontari di Banco Farmaceutico, che promuove l’iniziativa, presenti nelle oltre 3.600 farmacie aderenti. I farmaci raccolti sono destinati agli enti assistenziali convenzionati ad una o più farmacie, in cui sono raccolti esclusivamente farmaci senza obbligo di prescrizione.

In 15 anni la Giornata di Raccolta del Farmaco ha raccolto oltre 3.760.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 22 milioni di euro. L’ultima edizione, che ha avuto luogo il 14 febbraio 2015, ha coinvolto 3.673 farmacie e oltre 14.000 volontari; dei 360.000 farmaci raccolti hanno beneficiato oltre 700 mila persone assistite dai 1.640 Enti convenzionati con Banco Farmaceutico.

Un aiuto concreto per far fronte a una sempre maggiore difficoltà economica che spinge molte persone a smettere di curarsi e fa aumentare la richiesta delle associazioni.Secondo l’ultimo rapporto dall’Osservatorio sulla Donazione dei farmaci del Banco Farmaceutico nel  2015, la richiesta da parte degli enti caritativi che ogni giorno aiutano anziani, famiglie ed immigrati in difficoltà è cresciuta del 6,4%, passando’ dalle 818 mila confezioni di medicinali richieste nel 2014, alle 870.352 del 2015.

Attualmente gli Enti convenzionati che ricevono farmaci da Banco Farmaceutico sono 1506, e comprendono associazioni di volontariato o di promozione sociale, fondazioni, cooperative sociali, enti morali ed enti religiosi. Oltre alla Giornata del farmaco, tra Banco Farmaceutico e un Ente non profit sono possibili altri tipi di convenzione per la raccolta di medicinali, come le donazioni aziendali e il recupero farmaci ancora validi.

Crescono gli italiani in difficoltà. Invariato il numero complessivo di persone (405.423) che non possono acquistare un farmaco, ma aumenta la domanda e a crescere, soprattutto, è il numero di italiani in difficoltà. Sono 182.400, contro i 179 mila dell’anno passato (+1,9%), anche se gli stranieri restano maggioritari 222.982 (55%), contro i 230 mila dell’anno passato. In particolare, tra gli italiani sono gli adulti tra i 18 e i 64 anni i maggiori beneficiari dei farmaci (58,2%), seguiti dagli over 65 (23,6%) e dai minori da 0 a 17 anni (18,2%)”.

Più richieste dalla Lombardia. La maggiore richiesta di farmaci, in Italia, si riscontra in queste tre regioni: Lombardia (18,9%), Veneto (11,1%) ed Emilia Romagna (11,1%). A seguire ci sono Sicilia (9,1%) e Lazio (8,4%).In tutte le aree geografiche gli assistiti sono prevalentemente adulti (59,3%), mentre sono meno numerosi i bambini (22%) e gli anziani (18,7%). I maschi, in particolare, rappresentano oltre il 60% del totale.

La spesa sanitaria in Italia dei poveri. La spesa annua pro capite è di 444 euro (costante rispetto all’anno precedente), ma quella dei poveri è di soli 69 euro (-8%). Ciò significa che se nelle famiglie non povere si destina il 3,8% del budget domestico per curarsi, in quelle povere si scende all’1,8%. All’interno di questa spesa, 52 euro annui pro capite, sono dedicati all’acquisto di farmaci. Se ogni individuo povero spende 52 euro in medicinali (-2,1% rispetto all’anno precedente), in media gli italiani ne spendono 206,20 (+2,7). Il 3,9% degli italiani ha rinunciato ad acquistare farmaci necessari a causa di motivazioni economiche.

Gli enti e la solidarietà. Sono aumentati fino a 1.640 gli enti sostenuti da Banco Farmaceutico, oltre il 60% sono al Nord, ma l’aumento maggiore è al Centro e al Sud. Complessivamente si tratta del 18,1% di tutti gli enti caritativi censiti dall’Istat. Nel 46% dei casi possono contare su un medico interno. Questi enti hanno aiutato nel 2015 oltre 405 mila persone assistite, con una prevalenza al Nord ovest (33%). Si tratta del 10% dei poveri assoluti italiani. Gli utenti complessivi sono diminuiti dell1% rispetto al 2014. (Agenzia Redattore Sociale)

FONTE dati: Rapporto 2015 – Donare per curare’, curato dall’Osservatorio sulla Donazione dei farmaci del Banco Farmaceutico Onlus