Disabilità, le mamme coraggio di Petilia: “Lottiamo per i diritti dei nostri bambini”

(di Francesca Caiazzo) CROTONE – Lottano per i diritti dei propri bambini da anni, si sono riunite in associazione da qualche mese e chiedono che i loro figli non vengano abbandonati nell’indifferenza delle istituzioni. Sono una ventina di mamme di Petilia Policastro, nel crotonese, che hanno dato vita all’associazione “C’era l’H” al fine di tutelare i diritti dei loro piccoli, bambini con patologie gravi e disabilitanti, che necessitano di cure e terapie periodiche e continue. Donne determinate e agguerrite che stanno portando avanti una lunga e dura battaglia affinché i loro piccoli possano usufruire dei servizi sanitari che spettano loro nel paese in cui vivono senza doversi spostare in altri paesi della provincia. Perché viaggiare da e verso Petilia non è semplice a causa di collegamenti stradali fatiscenti e che spesso, soprattutto con la stagione delle piogge in arrivo, diventano impraticabili.

Questi piccoli hanno bisogno di specialisti in Logopedia e Psicomotricità. Che a Petilia, appunto, non sono presenti. Carente anche il servizio di Fisioterapia: le due unità presenti sul territorio sono state dimezzate e al momento solo uno specialista è presente in paese. L’unica soluzione sarebbe quella di rivolgersi a professionisti privati caricando sulle famiglie costi che dovrebbe invece sostenere il Servizio Sanitario Nazionale.

A prendere a cuore le esigenze di queste mamme coraggio, il sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi, che per quanto nelle sue competenze e possibilità ha cercato di venire incontro alle famiglie con bambini disabili. Grazie al Comune, infatti, è stato attivato un servizio temporaneo, di qualche mese, che prevede una logopedista – già attiva – e una psicomotricista, che inizierà l’attività nel mese di ottobre.

Una soluzione tampone e a breve termine, che però, non basta, nonostante la buona volontà del primo cittadino, al quale l’associazione è grata.

Chi dovrebbe dare risposte è il distretto socio-sanitario di Mesoraca dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone, competente su Petilia. Al momento, però, nessuna soluzione a lungo termine è stata prospettata e l’associazione si dice pronta a fare tutto quanto necessario affinché i propri bambini non subiscano ulteriormente ingiustizie.

Mercoledì 27 settembre le mamme incontreranno nuovamente il sindaco per concordare nuove azioni da intraprendere.