Crotone, sindacati in piazza per “Lavoro, legalità, dignità”

L'inizio del corteo (foto wereporter.it)

CROTONE – Lavoro, legalità e dignità. Questo il tema della manifestazione svoltasi questa mattina a Crotone e organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Un corteo composto dai dipendenti della Provincia di Crotone, dai lavoratori della Gestione Servizi, società in house dell’ente intermedio, da quelli dell’Akros, altra partecipata della Provincia e dichiarata fallita un mesetto fa, ma anche una rappresentanza del Marrelli Hospital, e poi diversi sindaci del crotonese, rappresentanti di politica e istituzioni.

Una mobilitazione che ha attraversato il centro della città e si è ritrovata in piazza della Resistenza per gli interventi di Raffaele Falbo, della Cgil cittadina; di Paolo Tramonti, segretario generale della Cisl Calabria e infine di Gugliemo Loy, segretario nazionale della Uil. Ascolta l’intervista a Loy

Non assistenzialismo ma misure mirate. La richiesta da parte dei sindacati, in estrema sintesi, è stata questa. Per un territorio che sta morendo o che forse è già spirato. Forse per questo dalle finestre del palazzo provinciale di via Mario Nicoletta è stato esposto un enorme striscione nero. Nero come il futuro visto dagli occhi di chi vive in questa città. Rassegnata e in balia degli interessi di pochi. Dove i diritti diventano favori e le promesse in campagna elettorale cancellano la memoria. Troppo corta quelle dei crotonesi. Che hanno rinunciato a essere protagonisti, come avveniva una ventina d’anni fa quando le donne di Crotone manifestavano sui binari della stazione ferroviaria mentre i loro mariti bloccavano le strade di giorno e di notte.

Non ci sono più le fabbriche. Ma morti di tumori e veleni. E la verità, è che non ci sono neanche più binari da occupare né strade, degne di questo nome, da invadere. E se non si agisce bene, forse, anche l’aeroporto resterà un reperto di archeologia industriale.

Il merito dei sindacati, oggi, sta nell’aver alzato la voce. Chissà se qualcuno ascolterà.