Crotone, rifiuti interrati sito Pertusola: comitato “La collina dei veleni” presenta esposto

Il Comitato cittadino “La Collina dei Veleni” ha presentato oggi presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Crotone un esposto sui rifiuti interrati del sito di Pertusola. Firmatario della querela è stato l’ing. Vincenzo Voce, assistito dall’avv. Domenico Monteleone del foro di Roma.

I fatti, che si vogliono evidenziare alla Procura, erano già emersi con il Processo “Black Mountain”. Il consulente del Tribunale Ing. Martelloni, nella sua relazione di consulenza del 2012, aveva scritto che sotto il Conglomerato Idraulico Catalizzato (CIC), impiegato per mettere in sicurezza una parte del sito di Pertusola (circa 13 ettari), durante i sondaggi di caratterizzazione, aveva individuato che a contatto con il CIC vi erano veri e propri rifiuti riconducibili alla scoria cubilot tal quale o alle ferriti di zinco. Sempre il Consulente del Tribunale aveva scritto che quelle opere di copertura erano state realizzate in difetto della previa rimozione dei rifiuti interrati. Nei mesi scorsi, con la presentazione dello studio di fattibilità di Syndial Attività Diversificate SpA, anche la società del gruppo ENI scrive che sul sito di Pertusola “viene segnalata la presenza di residui di lavorazione”.

In Pertusola Sud i residui di lavorazione erano proprio le ferriti di zinco, rifiuti pericolosi contenenti arsenico, piombo e cadmio in concentrazioni elevatissime. Gli aspetti normativi che disciplinano i rifiuti e un sito contaminato sono completamente diversi. Nel caso di rifiuti interrati si configura la realizzazione di una discarica illegale e incontrollata e questi dovranno essere rimossi. Quando si è, invece, in presenza di un sito contaminato, allora si procede con la bonifica o la messa in sicurezza permanente del sito. Il Ministero dell’Ambiente il 7 febbraio 2017 ha approvato definitivamente a Syndial Attività Diversificate SpA la messa in sicurezza permanente di gran parte del sito di Pertusola e con il nuovo progetto, questi eventuali rifiuti interrati, non solo non saranno rimossi, ma, addirittura, sopra si vorrebbero realizzare due impianti di confinamento di rifiuti pericolosi. Il Comitato “La Collina dei Veleni” chiede di fare piena luce su questa vicenda, che potrebbe dare una svolta alle bonifiche del territorio crotonese, attese ormai da troppi anni. (Comunicato Stampa)