Crotone, (quasi) tutti in difesa del mare

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CROTONE – “L’adozione urgente di una ordinanza che sulla base del principio di precauzione faccia divieto di utilizzare sistemi tipo l’airgun per prospezioni geologiche”. E’ quanto chiedono il Gruppo Sportivo della Lega Navale Italiana Sezione Le Castella e l’A.S.D. Isola Ambiente Apnea, ai sindaci dei comuni interessati dalle attività di ricerca di idrocarburi nel mar Adriatico e nello Jonio, come previsto dalle autorizzazioni rilasciate nell’ottobre scorso dal Ministero dell’Ambiente ad alcune società. Questo perché, affermano le due associazioni, “si tratta di indagini pericolosissime in primis per la fauna marina, soprattutto i mammiferi marini e poi anche per le implicazioni dei possibili danni ambientali conseguenti alla vera e propria estrazione degli stessi. Le indagini, infatti, sono condotte con l’ausilio di sistemi altamente impattanti, tipo l’airgun, che è una “fonte di energia sismica utilizzata per l’acquisizione di dati sismici marini attraverso il rilascio in acqua di aria fortemente compressa” che viene sparata a distanza 5-15 secondi e con una potenza sonora compresa tra i 240 e 260 decibel e a seconda della “risposta” fornita dal fondale, è possibile verificare la presenza di eventuali giacimenti”.

Una linea dura, quella espressa dalle due associazioni, che puntano il dito contro “i  grandi soloni dell’ambientalismo oltranzista, che sono di casa, nei centri di potere politico, e al Ministero dell’Ambiente in particolare, si sono rivelati quello che in realtà sono: soggetti al soldo dei grandi poteri forti, che sviluppano “teorie” in base agli interessi di chi li “finanzia””.

A destare preoccupazione, infine, non c’è solo l’attività delle società petrolifere. Nei giorni scorsi, infatti, scrivono le associazioni “abbiamo registrato l’”assalto” di alcune imbarcazioni di pescatori professionali ad una nave che effettuava prospezioni con uno strumento “molto simile” ad un airgun a pochissimi metri dalla riva; la nave raggiunta dai pescherecci da pesca, ha preferito scappare, non acconsentendo alla richiesta dei pescatori di far salire a bordo una delegazione con i rappresentanti della Capitaneria di Porto di Crotone. Cosa aveva da nascondere? I pescatori lamentano il fatto che dovunque sia andata questa nave i pesci sono scomparsi per mesi e mesi”.

LA MANIFESTAZIONE. A difesa del mare calabrese sono scese in campo anche altre numerose associazioni che si daranno appuntamento domenica 13 novembre a Crotone per la manifestazione “Difendiamo il nostro mare” contro i decreti di compatibilità ambientale per attività di prospezione e ricerca di idrocarburi nella acque del Golfo di Taranto ed a largo di Crotone rilasciati il 18 ottobre 2016. Il corteo partirà alle ore 10.00 dalla passerella sul lungomare di Crotone e si dirigerà verso la piazzetta Marinai d’Italia, luogo di raduno dell’intero corteo, dove si svolgeranno i vari interventi sul tema. “Questa manifestazione – scrivono gli organizzatori – vuole rappresentare il punto di inizio di altre iniziative volte a contrastare questi progetti e continuare la raccolta di adesioni e consensi, ma anche aumentare la conoscenza relativamente a temi che il governo vuole trattare in maniera esclusiva. Infatti si intende anche far presente quanto la modifica del Titolo V della Costituzione determini un passaggio di competenze esclusive in materia di energia allo Stato, togliendo alle Regioni la possibilità di decidere sulla tutela del proprio territorio”.

A tal proposito sono stati  invitati tutti i sindaci dei comuni interessati e coinvolti da tali attività quali Cropani, Montepaone, Soverato, Borgia, Staletti’, Sellia Marina, Catanzaro, Isola di Capo Rizzuto, Botricello, Cutro, Simeri Crichi, Montauro, Squillace, Belcastro, Galatone, Lizzano, Strongoli, Manduria, Corigliano Calabro, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Albidona, Pulsano, Maruggio, Taranto, Rossano, Ciro’ Marina, Castellaneta, Ugento, Melissa, Crucoli, Rotondella, Palagiano, Leporano, Crotone, Racale, Sannicola, Rocca Imperiale, Castrignano del Capo, Cariati, Pietrapaola, Taviano, Ginosa, Crosia, Scanzano Jonico, Nova Siri, Massafra, Cassano allo Ionio, Porto Cesareo, Policoro, Morciano di Leuca, Patu’, Ciro’, Scala Coeli, Gallipoli, Mandatoriccio, Alliste, Salve, Bernalda, Nardo’, Trebisacce, Pisticci, Torricella, Calopezzati, Villapiana, Amendolara.

La manifestazione è promossa da Amici Beppe Grillo Crotone, Coordinamento Pescatori Autonomi, Federazione provinciale C.G.I.L., Movimento Difesa del Cittadino, Comitato Verità Democrazia e Partecipazione, Lega Ambiente Calabria, Arci, E.n.p.a., Ass Cult. Infinito Incerto,  Articolo 32 di Catanzaro, WWF, Forum “Stefano Gioia”, Federconsumatori Calabria, Ass. “Solidarietà e Partecipazione-Castrovillari“, Altra Calabria, Forum delle Associazioni Vibonesi, Città Aperta di Vibo Valentia, USB (Unione Sindacati di base Calabria),  F.I.A.D.E.L., Partigiani della Scuola Pubblica, Tavolo Tecnico di Tutela Ambientale della Piana di Gioia Tauro, SOS Mediterraneo e Forum Ambientalista Calabria. All’iniziativa aderiscono anche Movimento 5 Stelle, PCI-Calabria, Sinistra Italiana-Calabria, Rifondazione Comunista Crotone, Possibile-Crotone, Meridionalisti Democratici-Catanzaro.

IL SINDACO DI CROTONE. “Chiederò al Presidente Oliverio, in un incontro che avrò in Regione mercoledì, di istituire un tavolo tecnico con il coinvolgimento di tutti i sindaci dei comuni costieri. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e la faremo fino in fondo”. Così il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, in un comunicato stampa nel quale precisa che “Come rappresentante dei cittadini di Crotone è doveroso oltre che sentito fare tutto quanto è nelle mie possibilità per tutelare quella che considero da sempre la ricchezza della nostra terra: il mare”. Il primo cittadino aggiunge: “per quanto attiene le autorizzazioni per la ricerca di idrocarburi, ci impegneremo senza sosta affinché il nostro mare sia tutelato. Sarò sicuramente voce di quanti guardano al mare una risorsa da valorizzare e tutelare e non da sfruttare. Anche coinvolgendo i sindaci della fascia ionica che sicuramente condividono con me la necessità di tutelare i propri territori.”