Crotone: ecco perché l’ordinanza sul decoro cittadino non piace alle associazioni

comune di crotone

Pubblichiamo la lettera firmata da alcune associazioni attive nel sociale a Crotone, contro l’ordinanza 47 del 18-04-2018 del sindaco, Ugo Pugliese, sulla vivibilità cittadina e urbana, che vieta, tra l’altro, bivacchi e accattonaggio.

E’ di pochi giorni addietro l’ordinanza emessa dal Sindaco del Comune di Crotone con cui l’amministrazione comunale intende tutelare il decoro cittadino reprimendo le aggregazioni di giovani che consumano alimenti e bevande sul suolo comunale e punendo i più deboli e sventurati.

L’ordinanza, di fatto, consta di una serie di divieti che appaiono indirizzati da un lato, ai giovani del territorio che, come naturalmente e ovunque accade, spesso si ritrovano per trascorrere un po’ di tempo all’aperto con i propri coetanei e, dall’altro, a coloro che oggi versano in situazioni di estremo disagio e che per sopravvivere sono costretti a mendicare, non essendo in condizione di provvedere autonomamente alla propria sussistenza, oppure a sostare in alcune zone della città semplicemente perché non sono state previste adeguate politiche di accoglienza, sostegno ed inclusione sociale.

Evidentemente si ritiene che le problematiche connesse al decoro urbano di Crotone, che da tempo deturpano la città, possano essere risolte con provvedimenti di questa natura che, oltre a limitare le libertà dei cittadini, non pare possano dare risultati concreti.

La linea scelta dall’amministrazione comunale, oltre che poco efficace, pare individuare nella repressione l’unica modalità idonea per la risoluzione dei problemi individuati, con ciò evidenziando anche una scarsa capacità di lettura dei fenomeni sociali che si manifestano nel nostro territorio.

Sarebbe più utile che l’amministrazione comunale mettesse in campo gli strumenti necessari a costruire processi di condivisione degli spazi pubblici, anche attraverso il coinvolgimento dei giovani sui temi della valorizzazione dei beni comuni e della tutela ambientale e promuovendo politiche attive per una migliore inclusione sociale attraverso la strutturazione di servizi adeguati;

Inoltre appare evidente che l’intero impianto dell’ordinanza, come ad esempio la previsione di sanzioni pecuniarie che dovrebbero essere applicate nei confronti di chi fatica a sopravvivere, ha un sentore fortemente ideologico che, alimentando le paure verso il diverso, indirizza l’opinione pubblica verso l’individuazione di un facile capro espiatorio anziché affrontare la complessità dei problemi, di ben maggiore rilevanza, che affliggono il nostro territorio.

Riteniamo necessario evitare qualsiasi comportamento o, peggio ancora, ogni decisione istituzionale che possa contribuire a far crescere un sentimento di odio e razzismo che rischia di compromettere, come in parte già accade, l’opportunità di uno sviluppo comunitario basato sulla tutela dei diritti civili e pienamente democratico.

ARCI N.A.- FRANCESCO PERRI

LEGACOOP CALABRIA – PINO DE LUCIA

LIBERA CROTONE – ANTONIO TATA

UISP CROTONE – FRANCO RIOLO

COOP AGORA’ KROTON – GREGORIO MUNGARI COTRUZZOLA’

VOLONTARI DI STRADA  – CLAUDIO BAUCKNEHT

KROTON COMMUNITY – LIDIA BAUCKNEHT

CONSORZIO JOBEL – SANTO VAZZANO

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