Cip e Inail uniscono le forze per promuovere lo sport paralimpico

TORINO – Da sempre, i grandi eventi hanno l’ineguagliata capacità di avvicinare giovani e meno giovani allo sport. Così – con le con le paralimpiadi di Rio (settembre 2016) e gli Europei di nuoto paralimpico in Portogallo (1-7 maggio) in dirittura d’arrivo – anche l’Inail e il Comitato paralimpico italiano (Cip) sono voluti salire sull’onda lunga dell’entusiasmo che verrà presto messo in moto dalle due competizioni.  Ieri pomeriggio, a Torino, i due enti hanno siglato un protocollo d’intesa che nei prossimi mesi, attraverso una serie di iniziative concertate, dovrebbe riuscire ad avvicinare alle diverse discipline praticate in Piemonte un maggior numero di infortunati e persone con disabilità da lavoro.

“Se si raffrontano le percentuali fornite dall’Oms, secondo cui i disabili coprono circa il 10 per cento della popolazione mondiale – spiega il presidente Cip Luca Pancalli  – con i circa 80mila iscritti alle nostre federazioni, direi che in Italia non ce la stiamo cavando male. Ma siamo convinti di poter fare di meglio, raggiungendo un maggior numero di persone”.  Di qui, il protocollo appena siglato a Torino, che in sostanza ha lo scopo di implementare in regione la convenzione-quadro stilata dai due enti nel 2013. Tra le iniziative in programma, la creazione di una serie di sportelli informativi del Cip all’interno delle sedi Inail in cui questi non siano già presenti.

Parallelamente, l’intesa prevede l’attivazione di una serie di corsi gratuiti che serviranno a dare una formazione omogenea, nelle diverse province piemontesi, tanto ai referenti sportivi del Cip, quanto agli assistenti sociali che lavorano con Inail. “Si tratta di una delle parti più importanti del protocollo – ci ha spiegato la Presidente regionale del Cip, Silvia Bruno – perché  figure svolgono la funzione di veri e proprio ‘punti d’accesso’ alle discipline paralimpiche”.

“Per questo – le fa eco Pancalli – è importante che lavorino in sinergia, con un rispettivo scambio dei punti di vista. Un’assistente sociale, ad esempio, dovrà essere in grado di capire che, a chi riportasse un’invalidità dovuta a un problema di depressione, sarebbe meglio consigliare uno sport di squadra, o che non si svolga comunque in eccessiva solitudine”.

Infine, Cip e Inail hanno scelto di programmare una serie di giornate dimostrative gratuite, con cui le federazioni attive in regione saranno invitate a promuovere le rispettive discipline sportive. Per la stessa ragione – e, di nuovo, in previsione dell’imminente entusiasmo che verrà a prodursi con le Olimpiadi – nei prossimi mesi gli enti porteranno in giro per l’Italia una mostra itinerante sullo sport paralimpico: il titolo è “Emotions! Semplicemente atleti”, una collezione di 50 immagini selezionate tra gli scatti di dieci fotografi, che da anni seguono il movimento paralimpico. Organizzata da Sandro Ujetto e Sabrina Beckert, la mostra aprirà i battenti oggi a Torino, nello spazio espositivo “Alessandro del Piero” (padrino dell’iniziativa) dell’AdpLog di via Gobetti n.10, dove rimarrà esposta fino al 30 aprile. (Agenzia Redattore Sociale)