Belgrado, 400 migranti trasferiti dagli edifici abbandonati a centri riscaldati

Belgrado, Serbia. Rifugiati avvolti nelle coperte sostano di fronte a un magazzino abbandonato- Photo credit: Marko Drobnjakovic

BELGRADO – Alcuni migranti che vivevano negli edifici abbandonati dietro la stazione degli autobus di Belgrado, in Serbia, sono stati trasferiti in alloggi riscaldati. Lo comunica l’Unhcr che ha preso parte all’iniziativa insieme alle autorità serbe e ad alcune ong del paese.

“L’iniziativa è stata presa per la preoccupazione di centinaia di persone che dormono all’addiaccio a temperature sotto lo zero e che nei giorni scorsi avevano resistito agli appelli per il trasferimento – presica l’Unhcr – .Circa 390 persone hanno cercato riparo volontariamente presso l’impianto temporaneo Obrenovac, che le autorità hanno aperto la settimana scorsa. Tuttavia, circa 1.000 rifugiati e migranti sono ancora accampati nei magazzini abbandonati dietro la stazione ferroviaria principale di Belgrado”. Intanto le autorità serbe, insieme con l’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, stanno lavorando per estendere la capacità di accoglienza del centro Obrenovac in modo che, a chi vuole lasciare i magazzini. L’Unhcr sta distribuendo nuovi vestiti, coperte, biancheria da letto, servizi di pulizia e kit per l’igiene.

“Ho dovuto lasciare, era così freddo e così sporco lì”, ha detto Kiramat Safi, un minore non accompagnato di 17 anni, originario dell’Afghanistan, che dopo quattro mesi ha lasciato il campo informale per trasferirsi in una struttura a Krnjaca, la settimana scorsa. “Ora mi sento molto meglio perché è più caldo qui. Non c’è fumo e posso dormire dentro “.

“Io resto qui, ma è così freddo fuori”, ha detto Abedulah Ibrahimi, 12 anni, un altro bambino non accompagnato che ha lasciato i magazzini la settimana scorsa per il ricovero in Krnjaca. “Voglio andare a scuola, forse qualcuno mi può aiutare qui”. Altri, che non vogliono chiedere asilo in Serbia e sono determinati a spingersi in altri paesi, resteranno nei magazzini abbandonati, nonostante i pericoli posti dal fumo e temperature di congelamento. L’Unhcr ha recentemente distribuito volantini, spiegando in farsi il loro diritto ad essere ospitati in rifugi governativi e ha anche lavorato per identificare i bambini non accompagnati in questa e in altre località.

Come molti altri qui, Hazrat, un ragazzo di 14 anni, ha detto che vorrebbe continuare a cercare di attraversare le frontiere ungheresi o croate. La maggior parte dicono di aver innumerevoli volte già provato e fallito, a volte essendo stati battuti e respinti in Serbia.
“I trafficanti hanno preso tutti i miei soldi, altri mi picchiavano”, ha detto Hazrat, fuggito alla violenza in Afghanistan dopo che suo padre è stato assassinato. “Ora devo cercare di attraversare di nuovo il confine”. L’Unhcr ha espresso preoccupazione per gli abusi perpetrati contro i rifugiati e migranti da bande criminali, tra cui sequestro di persona, violenza fisica, minacce ed estorsioni. Si sta sollecitando gli Stati europei a intensificare i loro sforzi per affrontare queste reti criminali e garantire la sicurezza dei rifugiati e dei migranti. (Agenzia Redattore Sociale)