Bambini disabili senza assistenza, “Le Mamme di Gaia” non si arrendono: “Aiutate i nostri figli”

Un appello affidato ai social network per sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto smuovere politica e istituzioni. E’ quello lanciato da “Le Mamme di Gaia”, un gruppo spontaneo di genitori di bambini disabili in cura presso U.O. di Neuropsichiatria Infantile di Contrada Lecco di Rende, afferente all’ASP di Cosenza. A causa dei contratti in scadenza, molte delle terapiste che prestano servizio nella struttura non saranno più confermate e i bambini rischiano di restare senza assistenza.

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Le istanze de “Le Mamme di Gaia” sono approdate anche in Commissione “Sanità, attività sociali, culturali e formative”, nel corso della riunione del 17 febbraio scorso. In quella occasione la portavoce del gruppo, Debora Cilio, ha sollevato il problema della “scadenza del contratto di lavoro per un certo numero di terapiste in servizio presso l’U.O. di Neuropsichiatria infantile di C.da Lecco a Rende (che ha attualmente in carico 260 bambini affetti da un ampio spettro di patologie invalidanti) paventando il conseguente rischio di non poter più assicurare la continuità assistenziale a molti bambini che, in tal modo, rimarrebbero fuori dal progetto terapeutico”. In seguito all’intervento della donna e per approfondire la vicenda, la Commissione regionale ha deciso di convocare il direttore generale dell’Asp di Cosenza.

Sulla vicenda era intervenuta nei giorni scorsi anche l’avvocato Margherita Corriere, chiedendo “ai sensi della normativa vigente e degli art. 2, 3, 32 e 38 della nostra Costituzione, di provvedere con estrema urgenza sul caso, atteso che è importante ed essenziale, per una crescita ottimale di questi bambini, poter ottimizzare tutte le loro potenzialità secondo un percorso riabilitativo ad hoc, che deve essere continuato, mentre per quelli in lista di attesa vi deve essere un pronto inizio”.