Autismo, Margherita Corriere (AMI): “Basta indifferenza, serve tutela quotidiana dei diritti”

L'avvocato Margherita Corriere

“Il 2 aprile deve essere l’inizio di un cammino di civiltà per un’autentica tutela quotidiana dei diritti delle persone affette da autismo e dei loro familiari”.

Questo l’invito lanciato dall’avvocato Margherita Corriere, presidente regionale dell’associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2007.

La finalità di questa giornata è quella di far prendere consapevolezza alla società, ma in particolare alle istituzioni, di questo particolare genere di disabilità, per sostenere la ricerca e il miglioramento dei servizi e della qualità della vita delle persone autistiche e delle loro famiglie, contrastando qualsivoglia forma di discriminazione ed emarginazione.

Nonostante la Carta dei Diritti delle Persone Affette da Autismo, adottata dal Parlamento Europeo nel maggio 1996, dopo essere stata presentata a L’Aia nel maggio del 1992 nel corso del quarto Congresso sull’autismo, a tutt’oggi, c’è ancora scarsa attenzione verso questa problematica: una situazione allarmante e che certamente non è degna di una nazione che si ritenga civile.

“Proprio perché il 2 aprile non deve servire a lavare le coscienze delle persone per un solo giorno – dichiara l’avvocato Corriere – con l’attivazione di manifestazioni, convegni e dibattiti vari sull’autismo, per poi ripiombare nell’indifferenza, già dal giorno successivo, ignorando le problematiche che quotidianamente affliggono le persone autistiche e i loro familiari, è necessario prendere consapevolezza in maniera costante di quelli che sono i loro bisogni, estrinsecati in maniera ottimale nell’apposita Carta dei Diritti”. Questi i punti da tenere in considerazione:

  1. Diritto per i soggetti autistici di condurre una vita indipendente da svolgersi a seconda delle proprie possibilità: è fondamentale che possano avere una loro esistenza dignitosa, autonoma, potenziando le loro peculiari abilità.
  2. Diritto per i soggetti autistici a una diagnosi e a una valutazione clinica precisa, comprensibile e scevra da preconcetti: è importante poter avvalersi di cure mediche adeguate, secondo standard di qualità, senza dover affrontare i cosiddetti “viaggi della speranza”.
  3. Diritto per i soggetti autistici di ricevere un’educazione appropriata, accessibile a tutti e in piena libertà: questo non è altro che il diritto imprescindibile all’istruzione e a un’idonea educazione, prerogativa di ogni stato che si reputi civile.
  4. Diritto per i soggetti autistici (o per i loro rappresentanti) di partecipare a tutte le decisioni sul loro avvenire. I desideri di ciascun individuo devono, nel limite del possibile, essere riconosciuti e rispettati: è il diritto all’autodeterminarsi e a estrinsecare liberamente il proprio pensiero.
  5. Diritto per i soggetti autistici a un alloggio accessibile e adeguato: è il sacrosanto diritto all’accesso a un’adeguata dimora, dignitosa e consona alle loro esigenze.
  6.  Diritto per i soggetti autistici ad avere tutti i mezzi adeguati, l’aiuto e la presa in carico necessari per condurre una vita pienamente produttiva, dignitosa e indipendente: gli articoli 5 e 6 sono l’estrinsecazione del diritto a essere garantita alle persone autistiche una vita dignitosa e autonoma.
  7. Diritto per i soggetti; autistici di ricevere una rendita o un salario sufficiente per procurarsi cibo, vestiario, alloggio e ogni altra necessità vitale.
  8. Diritto per i soggetti autistici di partecipare, nella misura del possibile, allo sviluppo e alla gestione del servizi che si occupano del loro benessere: è essenziale, infatti, poter assicurare loro servizi efficienti per ottimizzare la vita quotidiana.
  9. Diritto per i soggetti autistici a usufruire dei consigli e delle cure appropriate per la loro salute mentale e fisica e per la loro vita spirituale. I trattamenti medici e farmacologici devono essere di qualità e somministrati solamente e scientemente prendendo tutte le necessarie precauzioni: è il fondamentale diritto alle cure adeguate, per garantire una migliore qualità della loro salute mentale e fisica.
  10. 10. Diritto per i soggetti autistici a una formazione corrispondente ai loro desideri e a un impiego significativo senza discriminazioni e idee preconcette. La formazione e l’impiego dovranno tener conto della peculiarità e dei gusti di ciascun individuo: sono i diritti a un’adeguata formazione, al lavoro e a poter sfruttare le proprie abilità nella società, realizzandosi e rendendosi indipendenti economicamente.
  11. 11. Diritto per i soggetti autistici a usufruire dei mezzi di trasporto e alla libertà di movimento: è altrettanto importante il diritto di accesso ai mezzi di trasporto per agevolare la mobilità.
  12. Diritto per i soggetti autistici ad accedere alla cultura, allo svago, alle attività ricreative: di vitale importanza è infatti anche il momento ludico-ricreativo, che serve per dilettare lo spirito e rinfrancare la mente.
  13. Diritto per i soggetti autistici a usufruire di tutti i mezzi, servizi e attività messe a disposizione dal resto della comunità: è premessa inderogabile, onde eliminare qualsivoglia tipo di discriminazione.
  14. Diritto per i soggetti autistici ad avere rapporti sessuali, compreso il matrimonio senza forzature o sfruttamento: è il diritto di avere una vita affettiva e sessuale nella normalità come estrinsecazione della loro personalità.
  15. Diritto per i soggetti autistici (o per i loro rappresentanti) all’assistenza giuridica e alla conservazione integrale dei propri diritti legali: il diritto imprescindibile di essere tutelati giudizialmente.
  16. 16. Diritto per i soggetti autistici a non essere sottoposti a ricatti o minaccia di internamento ingiustificato in un ospedale psichiatrico o in un’altra istituzione chiusa: è essenziale non essere soggetti a ricatti psicologici e a timori riverenziali provocati da parte di chi approfitta della loro vulnerabilità.
  17. 17. Diritto per i soggetti autistici a non subire dei cattivi trattamenti fisici, né a soffrire per mancanza di cure.
  18. Diritto per i soggetti autistici di non sottostare a trattamenti farmacologici dannosi o eccessivi: gli articoli 17 e 18, in maniera cogente, ribadiscono l’importanza che per le persone autistiche siano garantite cure ottimali e con standard di qualità elevata.
  19. Diritto per i soggetti autistici (o i loro rappresentanti), ad avere libero accesso al loro “dossier” personale nell’ambito medico, psicologico, psichiatrico ed educativo: viene sottolineata l’importanza del diritto a essere informati sempre in maniera adeguata della loro salute dal punto di vista tanto medico che psicologico o psichiatrico.

“Esaminando gli articoli di questa carta – conclude la presidente dell’AMI Calabria -, ci accorgiamo, da una parte, che basterebbe un sano buonsenso per attuarli, dall’altra che sono diritti negati e violati quotidianamente. E allora, la proposta che mi sento di fare per questa giornata è quella di non perdere mai di vista questa Carta con tutti e 19 i diritti che contempla, cercando di metterli in pratica nel concreto della nostra quotidianità, rispettando e attenzionando sempre le persone autistiche, affinché non diventino “invisibili” per tutti gli altri giorni dell’anno”. (Comunicato Stampa)