Auser: “Ma i censimenti permanenti dell’ISTAT come funzionano?”

Dati non aggiornati del patrimonio abitativo della popolazione, in particolare quella anziana

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La pandemia ha messo in evidenza, secondo Auser, una realtà già nota da tempo in un paese con un alto indice di longevità: l’importanza della condizione abitativa degli anziani in rapporto alla possibilità di garantire autonomia e assistenza domiciliare. Per far fronte a questo delicato problema il PNRR prevede interventi normativi e finanziari.

In particolare, attraverso diverse misure, rende disponibili consistenti finanziamento per di migliorare la qualità delle abitazioni. Queste misure, sostiene Auser, richiederebbero, per sviluppare la loro efficacia, una conoscenza reale e aggiornata del patrimonio abitativo della popolazione italiana, in particolare quella anziana.

Ebbene, andando a verificare le banche dati sulle abitazioni dell’ISTAT si scopre che sono ferme al censimento del 2011. Tenuto conto di quanto avvenuto nelle città in questo decennio (si pensi solo agli sconvolgimenti dei centri storici a seguito della diffusione dei B&B e delle case vacanze) Auser si chiede come sia possibile utilizzare al meglio le risorse del PNRR senza avere una conoscenza di chi risiede nelle abitazioni, di quali servizi dispongano, di quale sia il loro stato manutentivo. In assenza di questi dati diventa impossibile valutare anche gli effetti prodotti dai diversi bonus edilizi attivati negli ultimi anni.

La stessa ripartizione dei finanziamenti del PNRR tra le diverse realtà territoriali corre il rischio di essere falsata da statistiche non aggiornate tenuto conto che anche indicatori per la ripartizione delle risorse (ad esempio l’indice della vulnerabilità sociale) si basano su dati a dir poco vetusti. Il 2 ottobre 2022 ha preso il via la nuova edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni i cui primi risultati saranno diffusi a dicembre 2023.

A fronte di questa situazione Auser ritiene legittimo interrogarsi su come funzionino i censimenti permanenti e richiede a ISTAT di fare chiarezza.