Alla Libia 10 milioni per l’assistenza umanitaria

(Foto archivio)

ROMA – “L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) accoglie con grande soddisfazione la comunicazione da parte del ministro degli Esteri Angelino Alfano di voler contribuire alle attività di assistenza umanitaria dell’Agenzia in Libia con 10 milioni di euro”. E’ quanto si legge in una nota.

“Il governo italiano – prosegue l’Unhcr – conferma dunque il grande impegno nei confronti dei rifugiati, consolidando ed accrescendo il suo contributo all’Agenzia, che come membro del ‘Donors Club’ prevede un finanziamento di almeno 20 milioni di euro. Unhcr in Libia, a fronte di un contesto ancora poco sicuro e non del tutto stabile, sta muovendosi verso una presenza più massiccia volta a rafforzare la protezione dei diritti umani di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati nel Paese”.

“In Libia, insieme ai nostri partner, abbiamo fatto importanti sforzi per garantire protezione di base a rifugiati, migranti e alle popolazioni locali coinvolte, che in determinati casi hanno bisogno di assistenza urgente. Confidiamo che si possano trovare ulteriori soluzioni maggiormente rispettose della persona umana per porre fine alle sofferenze di migliaia di migranti e rifugiati in Libia e in questo senso è prioritario che venga rimosso ogni ostacolo all’accesso degli aiuti umanitari. Sono inoltre necessarie misure concrete a sostegno del governo della Libia per rafforzare le competenze di registrazione dei nuovi arrivi, il supporto al rimpatrio volontario dei migranti, l’esame delle domande d’asilo e l’individuazione di soluzioni per i rifugiati”.

Risulta inoltre “necessario ampliare in modo significativo le opportunità di canali sicuri quali, fra gli altri, il reinsediamento e l’ammissione per motivi umanitari per impedire che le persone intraprendano viaggi pericolosi. Il numero di morti avvenute nel Mediterraneo Centrale nel 2016 è il più alto mai registrato, circa 5.000, mentre il 2017 si presenta come un anno estremamente preoccupante con oltre 1.000 vittime”. (Agenzia Redattore Sociale)

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