Al Castello di Fiumefreddo Bruzio la collettiva “Espressioni di donna”: in mostra opere di Li Causi, Riganello e Spina

Giorno 2 luglio 2017, dalle ore 19:00, presso il Castello della Valle, Fiumefreddo Bruzio (CS), ci sarà il vernissage della collettiva d‘arte ESPRESSIONI DI DONNA a cura di Camera 237, presentata dal critico d’arte Roberto Sottile, che proseguirà fino a giorno 12 luglio 2017. La collettiva presenta la manifestazione di un mondo eloquente di tre artiste calabresi, Dorotea Li Causi, Teresa Riganello e Rosa Spina. Con espressioni diverse, non solo di pensiero ma anche di tecnica, le artiste hanno intrapreso un percorso individuale in questi anni basato sull’emanazione del loro essere espresso mediante delle norme suggestive per il fruitore.

Dorotea Li Causi, di origini siciliane, con la sua vocazione raggiunge la spiritualità concentrata in una raffinatezza espressa sulla tela sotto forma di sensazioni, per un gesto artistico carico di significato mistico. In qualità di pittrice, cantautrice e attrice partecipa a numerosi spettacoli ottenendo molti riconoscimenti. Nell’osservare l’opera lo spettatore si trova di fronte a forme spesso sinuose di un interpretato simbolismo, che riporta alla natura dell’uomo. Un’indagine profonda con estrazioni di un immaginario reale.

Teresa Riganello, nata a Crotone, autodidatta, fin da piccola sentiva il desiderio di esprimersi attraver- so l’arte. Le opere dell’artista comunicano il percorso emblematico del mondo femminile con colori caldi e materici cui la velatura restituisce l’ armonia di un dialogo fatto tra tinte e gradazioni. Il fruitore tradizionale, legato alla pittura come arte del verosimile, risulta appagato. Nulla è affidato al caso nella scelta dei soggetti, un richiamo ad un epoca classica con modelli ancestrali.

Rosa Spina, siciliana di origine ma calabrese di adozione, vive a Catanzaro. Utilizza l’icona della tradi- zione e la racconta attraverso un linguaggio contemporaneo. Cascate di fili reinterpretate e trasforma- te producono contatti allargando nuovi orizzonti mentali e visivi, dove il segno tessile si fonde con il segno pittorico in un unicum di grande suggestione. Una sperimentazione che le ha permesso di approdare in una corrente artistica contemporanea, nata alla fine degli anni Sessanta negli Stati Uniti, caratterizzata dall’utilizzo del tessuto, del filo, della fibra, conosciuta come Fiber Art.

Riunendosi in questa collettiva, le tre artiste mettono in simbiosi le diverse capacità espressive in un’unica ed efficacia comunicazione.