Aieta, dal 7 al 10 dicembre Terra Folk – Festival di Musica popolare del sud Italia

Un progetto che punta al recupero e alla riscoperta della tradizione musicale popolare nostrana, tramite un percorso di rilettura dei modelli, dei generi e degli stili della tradizione, attraverso il ricorso a nuovi linguaggi e senza escludere forme e pratiche di contaminazione con altri modelli, generi e stili.

La musica come veicolo di armonia collettiva e di scambio di esperienze e identità, in omaggio al valore più autentico degli antichi rituali della vita e cultura popolare del Sud. Il Palazzo Rinascimentale di Aieta, sui monti del Pollino, in uno degli antichi borghi più belli d’Italia, ospita Terra Folk, il Festival di musica popolare del Sud Italia, organizzato da Art Music and Crafs, con la direzione artistica di Massimo Ferrante, il contributo del MIC, il patrocinio del Comune di Aieta, in collaborazione con la libreria Victoria-Ubik di Praia a Mare e Ginepraio Teatro.

Un progetto che punta al recupero e alla riscoperta della tradizione musicale popolare nostrana, tramite un percorso di rilettura dei modelli, dei generi e degli stili della tradizione, attraverso il ricorso a nuovi linguaggi e senza escludere forme e pratiche di contaminazione con altri modelli, generi e stili.

I concerti di musica popolare, che vedranno sul palco i Tamambulanti Ensemble, gli Ammuìna, Massimo Ferrante 4tet e Zezi gruppo operaio, saranno affiancati a percorsi formativi sull’uso degli antichi strumenti come tamburi a cornice e ciaramella e a momenti di apertura del palcoscenico a realtà musicali del territorio.

Inoltre, il festival sarà arricchito da percorsi espositivi di prodotti artigianali ed enogastronomici a km0.

La partecipazione ai concerti e ai workshop è gratuita.

Info e prenotazione workshop: 3668711689 – 3204512886

Terra Folk – Festival di Musica popolare del sud Italia, il programma

7 dicembre, ore 21.00: Tamambulanti Ensemble

Viaggio musicale tra canti inediti e popolari del meridione d’Italia. Il progetto nasce dall’intento di interpretare e arricchire la musica popolare del Sud Italia di sonorità appartenenti a culture diverse, tra continuità e mutamento. Dopo un impegnativo progetto di ricerca, i musicisti hanno rielaborato il materiale raccolto, anche attraverso studi etnologici sul campo, facendolo confluire in un progetto musicale di ampio respiro, che riuscisse a contaminare le sonorità meridionali di influssi musicali provenienti da altre parti del mondo, nel rispetto della tradizione musicale italiana. I Tamambulanti sono: Beppe Gargiulo voce e tamburo; Antonio di Ponte chitarra e voce; Enzo Mazzarella fisarmonica; Paolo Bianconcini multi percussioni e batteria.

8 dicembre, ore 21.00: Massimo Ferrante 4tet in La canzone Meridionale

Il concerto è una piccola preziosa antologia della Canzone Popolare del Sud Italia. I riferimenti artistici sono i grandi cantaturi della nostra tradizione, più e meno famosi. Lo spettacolo è denso di umori antichi e insieme attuali, affonda le radici nella tradizione storica ed eleva i gesti e i sentimenti di piccole comunità contadine del Sud Italia a emozioni e valori universali. Massimo Ferrante chitarra e voce; Fabio Soriano fiati; Giacomo Pedicini contrabbasso; Francesco Paolo Manna percussioni.

9 dicembre, ore 21.00: gli Ammuìna in Canti, cantori e cantatrici

Gli Ammuìna nascono nel 2020 con un primo obiettivo di progetto discografico, Canti, cantori e cantatrici, prodotto dall’Associazione Culturale Medinsud nel 2021. Il concerto, dall’omonimo titolo, è frutto di una assennata ricerca di ponti culturali, linguistici e musicali che uniscano le sponde di mari lontani: dal golfo di Napoli alla costa brasiliana, dallo Ionio calabrese allo Shatt-el-Arab, dall’una all’altra costa dell’Adriatico, dal Vesuvio inquieto ai tormentati Balcani, Gli Ammuìna sono: Gaia D’Elia voce, tammorra e berimbao; Mirco Mungari voce, oud, bouzouki, tamburi a cornice; Guido Sodo voce, oud, chitarre.

10 dicembre ore 21.00: Zezi gruppo operaio 5tet

Zezi Gruppo Operaio 5tet nasce nel 1974 a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, in un ambito socio-culturale sfibrato e disorganico, come laboratorio aperto che diventa centro di aggregazione intorno alla cultura popolare e alle tradizioni, coinvolgendo nel tempo persone che a vario titolo partecipano alle attività. Attualmente il gruppo lavora a Z’arc, Archivio di Viva Memoria per Pomigliano, e continua la ricerca sulla musica popolare e il teatro. Il 10 dicembre saranno in scena: Myriam Lattanzio voce; Dario Mogavero voce e tammorra; Angelo De Falco strumenti popolari; Fabio Soriano fiati, Massimo Ferrante voce e chitarra.