Adozioni Congo, la Cai spacca famiglie e associazioni

ROMA – Il contatore segna 846 giorni. Tanto dura l’attesa di decine di famiglie italiane con un unico sogno, poter abbracciare i loro figli adottivi. Bambini, nati nella Repubblica Democratica del Congo e legalmente adottati da genitori italiani, che non riescono ancora a giungere in Italia. E’ una vicenda complicata, sulla quale il governo aveva promesso il massimo impegno e sulla quale ora mantiene il riserbo. Un silenzio assordante per alcune delle famiglie in attesa che hanno deciso di manifestare pubblicamente domani, 20 gennaio. Una protesta eclatante che vedrà padri e madri incatenarsi davanti a Palazzo Chigi “per ricordare al nostro Stato che noi esistiamo” scrivono sul loro sito.

Al di là dei problemi specifici che tengono i loro bambini lontani, la questione, che sta spaccando famiglie e associazioni, ora ruoterebbe intorno alla Commissione per le Adozioni Internazionali e alla sua presidente, Silvia Della Monica. Le famiglie che domani manifesteranno a Roma non credono che “l’attuale dirigenza della Cai possa influire su una situazione molto complicata”. Non si tratta più di un problema amministrativo ma politico, ribadiscono la legalità delle procedure adottive e per questo chiedono “che qualcuno a livello politico molto più alto possa andare in Congo ed affrontare la situazione parlando con i rispettivi pari grado congolesi. Riteniamo che, pur con tutta la sua buona volontà e con i suoi limiti, la Cai non sia in grado di affrontare in maniera efficace questa crisi.” E che con i vertici della Cai non scorra buon sangue sono le famiglie stesse ad ammetterlo ma, dicono, “la loro sostituzione dal ruolo istituzionale attualmente ricoperto non è un nostro obiettivo”. La manifestazione di domani serve per tenere i riflettori accesi sulla vicenda: “Andiamo a Roma per aver certezza che qualcuno si stia occupando della nostra situazione e per urlare la necessità di avere notizie dalle autorità competenti”.

Alcune delle famiglie adottive in attesa
Alcune delle famiglie adottive in attesa

Pieno sostegno alla Cai, invece, è stato espresso in un comunicato congiunto (pubblicato anche sul sito della Cai) dagli Enti Autorizzati “I Figli della Luce”, “Fondazione Raphael”, “I Cinque Pani”, “Enzo B” e “Movimento Shalom”, che il 16 gennaio scorso hanno incontrato la Presidente della Commissione prendendo “atto del positivo segnale dato dalle Autorità congolesi”. Segnale che si sarebbe palesato, anche con l’arrivo in Italia, Il 14 gennaio scorso, di 10 bambini, “che segue, infatti, di pochi giorni l’arrivo di altri 7 bambini adottati in RDC da famiglie italiane”. Una giornata quella del 14 gennaio che sarebbe stata caratterizzata “da un’operazione mediatica che invece di dare risalto ad una positiva notizia, l’ha oscurata e distorta avendo come unico scopo quello di screditare il lavoro svolto dalla Commissione e mettere in crisi i rapporti costruiti con le Autorità della RDC, mettendo in dubbio anche il nostro operato di Enti che, condividendo appieno la linea di serietà e legalità che la Commissione ha messo in essere in questi due anni, lavoriamo con impegno e serietà in RDC e in altri Paesi, a tutela dei bambini”. Infine, nel ribadire fiducia e sostegno alla presidente della Cai, le associazioni definiscono le iniziative come quelle dell’ipotetico incatenamento “inutili, dannose e sconsiderate”.

Silvia Della Monica
Silvia Della Monica

Nei giorni scorsi, Cosimo Latronico, deputato dei Conservatori e Riformisti, aveva inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, chiedendo un’azione diplomatica per la risoluzione della controversa vicenda. La pubblicazione della notizia ha evidenziato la spaccatura tra le famiglie adottive in attesa. Su Twitter, in particolare, alcuni hanno chiesto di non strumentalizzare la vicenda per fini politici ribadendo il sostegno al lavoro compiuto dalla Cai, altri hanno apprezzato l’iniziativa del parlamentare condividendo la richiesta fatta al premier di ricevere una delegazione della famiglie che domani protesteranno a Roma.

Redazione

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