Mattarella scioglie le camere: cosa succede adesso?

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ROMA – Cala il sipario sulla diciassettesima legislatura. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio di ieri al Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e il Ministro dell’Interno, Marco Minniti. Nella successiva riunione, il Consiglio dei ministri, prendendo atto della decisione di Mattarella di sciogliere le Camere, ha approvato, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’interno Marco Minniti, tre decreti del Presidente della Repubblica per le elezioni politiche del 2018.

1. Convocazione dei comizi per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica (decreto del Presidente della Repubblica)

2. Assegnazione alle regioni del territorio nazionale e ai collegi plurinominali di ciascuna regione nonché alle ripartizioni della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per l’elezione del Senato della Repubblica (decreto del Presidente della Repubblica)

3. Assegnazione alle circoscrizioni elettorali del territorio nazionale e ai collegi plurinominali di ciascuna circoscrizione nonché alle ripartizioni della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per l’elezione della Camera dei Deputati (decreto del Presidente della Repubblica).

Il Consiglio dei ministri ha deliberato di proporre al Capo dello Stato la data di domenica 4 marzo 2018 per la convocazione dei comizi elettorali per la Camera e il Senato, nonché quella di venerdì 23 marzo 2018 per la prima riunione delle nuove Camere, come da intesa con i Presidenti dei due rami del Parlamento.

Gli ulteriori due decreti presidenziali determinano, in conformità con quanto previsto dal decreto legislativo 12 dicembre 2017, n. 189, recante la “Determinazione dei collegi elettorali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, in attuazione dell’articolo 3 della legge 3 novembre 2017, n. 165”, l’assegnazione del numero dei seggi per l’elezione della Camera dei deputati (circoscrizioni elettorali e collegi plurinominali di ciascuna circoscrizione; circoscrizione Estero) e del Senato della Repubblica (regioni e collegi plurinominali di ciascuna regione; circoscrizione Estero). (DIRE)

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