Vaccini Covid-19, MSF: “USA supportano sospensione dei brevetti”

Covid-19, MSF: “Non solo vaccini, servono anche riserve di ossigeno per contrastare il virus a livello globale”

Medici Senza Frontiere (MSF) plaude alla decisione dell’amministrazione Biden-Harris di sostenere la sospensione temporanea dei brevetti per i vaccini Covid-19. Così facendo, si aumenterà l’accesso adeguato e tempestivo a questi strumenti medici salvavita, mentre la pandemia continua a devastare i paesi di tutto il mondo.

MSF: “Scelta coraggiosa. Tutti i paesi colgano l’opportunità per aumentare l’offerta globale”

Molti dei paesi a basso reddito in cui opera MSF hanno ricevuto solo lo 0,3% della fornitura globale di vaccini, mentre gli Stati Uniti si sono assicurati dosi sufficienti per proteggere l’intera popolazione e hanno ancora più di mezzo miliardo di dosi in eccesso. La carenza di test diagnostici, trattamenti e altri strumenti medici salvavita continua ad aumentare la pressione su paesi come l’India e il Brasile, dove l’aumento dei casi ha spinto i sistemi sanitari sull’orlo del collasso.

La decisione del governo degli Stati Uniti è un passo importante verso il supporto globale alla sospensione della proprietà intellettuale da parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). La proposta, presentata nell’ottobre 2020 da India e Sudafrica, garantirebbe ai paesi nuove opzioni per superare le limitazioni delle regole OMC e rimuovere le barriere legali che possono impedire la produzione e la fornitura dei prodotti medicali contro il Covid-19.

Nei sette mesi di negoziati all’OMC, MSF ha chiesto la sospensione della proprietà intellettuale per tutti i prodotti contro il Covid-19, inclusi vaccini, trattamenti e strumenti diagnostici.

Di seguito la dichiarazione completa di Avril Benoît, direttore generale MSF USA.

“MSF plaude alla decisione coraggiosa del governo degli Stati Uniti di sostenere la sospensione temporanea dei brevetti e dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini Covid-19 durante questo periodo di necessità globale senza precedenti. È fondamentale che questa rinuncia sospensione non si applichi solo ai vaccini, ma riguardi anche i farmaci e i test diagnostici in modo tale da per aiutare a frenare la diffusione della pandemia, come proposto nell’ottobre 2020.

Questa importantissima decisione aiuterà ad affrontare le storiche e straordinarie sfide sanitarie globali che stiamo affrontando abbiamo davanti e aumentare un accesso equo ai vaccini salvavita contro il Covid-19 in tutto il mondo, contribuendo a porre fine a questa crisi per tutti. Più tempo ci vorrà per vaccinare tutte le persone del mondo, maggiore sarà il rischio per tutti, perché le nuove varianti avranno maggiori possibilità di prendere piede.

Anche se questa decisione significa che altri produttori avranno le informazioni, e le autorizzazioni legali, di cui hanno bisogno dalle società farmaceutiche per aumentare l’offerta globale e la vaccinazione di un maggior numero di persone nel mondo, non accadrà immediatamente.

Se gli Stati Uniti vogliono veramente porre fine a questa pandemia devono anche condividere le proprie dosi di vaccini in eccesso attraverso il meccanismo COVAX e colmare il divario di forniture fino a quando nuovi produttori non saranno in grado di aumentare la produzione. Gli Stati Uniti devono inoltre esigere che le aziende farmaceutiche che hanno ricevuto significativi finanziamenti dai contribuenti statunitensi per creare i vaccini condividano la tecnologia e il know-how con altri produttori per proteggere più persone in tutto il mondo.

I paesi che continuano a opporsi alla proposta di sospensione all’OMC, come quelli dell’Unione europea – compresa l’Italia – il Regno Unito, la Svizzera, il Canada, l’Australia, la Norvegia, il Giappone e il Brasile, devono agire subito per mettere la salute delle persone prima dei profitti delle case farmaceutiche”. (Comunicato stampa)