L’appello di una giovane professionista crotonese: “Lottiamo insieme contro l’isolamento”

Margherita Perri è una giovane donna di Melissa (KR), di professione architetto. Impegnata in attività sociali e culturali, è stata tra le promotrici del laboratorio di idee, IMéli, nel suo paese, che ha coinvolto giovani e meno giovani nel mettere in campo azioni di valorizzazione dell’identità territoriale e della cultura locale. Di seguito, un suo intervento pubblicato sulla pagina Facebook del Comitato Cittadino Aeroporto Crotone. Perri invita tutti i cittadini del crotonese a stare uniti nella battaglia non solo per la riapertura dello scalo aeroportuale – chiuso ormai da quasi un anno – ma per la rivendicazione del diritto a uno sviluppo concreto della provincia di Crotone, stimolando e indirizzando politica e istituzioni, spesso fin troppo disattente ai bisogni dei propri cittadini.
(di Margherita Perri) Sono una delle tante persone residente in questa Provincia che pare tornata indietro nel tempo mentre il resto del mondo avanza.

Nel nostro territorio non ci sono “mezzi adatti” ad affrontare le sfide passate, presenti e future anzi, ormai la “Questione Mezzogiorno” si è ristretta alla sola #CostaIonica e ad altre zone della regione Sicilia, comprimendo maggiormente il fardello di problematiche che conosciamo bene.

Lo Stato, le Istituzioni, le rappresentanze politiche che si sono alternate, hanno con tutti noi un “debito” non indifferente che si trascina da generazioni e che, ancora oggi, costringe ad emigrare o ad accontentarsi.

Il mancato utilizzo delle risorse presenti, strategie di sviluppo poco lungimiranti e fattibili nonché una certa resa da parte della popolazione, aggravano la nostra condizione di marginalità.

Nelle analisi e nelle critiche bisogna anche ammettere che siamo spesso una comunità divisa e frammentata, nonostante le comuni problematiche; manifestiamo divisi, in giorni diversi e per settori stagni, senza la piena coscienza che lavoro, mobilità, sanità, conoscenza ecc. sono parte integrante di un solo organismo: il territorio in cui viviamo.

La solitudine delle nostre “lotte” per quanto lodevole naturalmente, non produce risultati tangibili anzi diventa più dura e non desta l’interesse dovuto.

Un buon Governo del territorio ha bisogno di unità di intenti nei cittadini prima che nella politica, noi dovremmo indirizzare la politica, una politica che da decenni non offre soluzioni; dovremmo ricominciare ad incontrarci nelle assemblee, unirci, discutere, mettere in chiaro tutte le difficoltà nonché i punti di forza anche prima della manifestazione in programma a fine Ottobre, affinché la stessa sia rappresentativa dell’intero iceberg e non solo della punta “aeroporto”.
Ciò a mio avviso, non solo ci renderebbe più forti ma ci darebbe maggiore possibilità di riuscita.