Italia Africa Business Week torna a Roma: focus su trasformazione verde e digitale

Anche quest’anno ci saranno dibattiti, condivisioni e incontri promossi dall’associazione culturale Le Reseau, in digitale e in presenza, al Centro congressi Auditorium Aurelia.

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La sfida della trasformazione verde e digitale, energetica e tecnologica, può essere affrontata e vinta grazie a una nuova e più forte alleanza che interpreti il Mediterraneo come ponte: è l’intuizione alla base della sesta edizione di Italia Africa Business Week (Iabw), in programma a Roma domani e dopodomani.
Anche quest’anno ci saranno dibattiti, condivisioni e incontri promossi dall’associazione culturale Le Reseau, in digitale e in presenza, al Centro congressi Auditorium Aurelia.
“L’Africa vuole lavorare con l’Italia e l’Italia farebbe bene a cogliere questa opportunità, puntando anche su tecnologie verdi e trasformazione digitale, settori dove può esprimere eccellenze” sottolinea Cleophas Adrien Dioma, il presidente di Iabw. “Bisogna mettere le tecnologie italiane a disposizione dello sviluppo sostenibile del continente, affinché l’Africa, che ha bisogno di capacità organizzativa, possa fare il salto di qualità”.
La nuova edizione di Iabw è intitolata ‘The Challenge of Green and Digital Transformation‘. In primo piano le opportunità imprenditoriali, ad alto contenuto tecnologico e di valore sociale. Se ne discuterà in incontri, tavole rotonde e workshop con titoli come ‘Africa Next Generation‘, ‘Advancing Innovative, Inclusive and Sustainable growth in Africa’, ‘Il made in Italy in Africa’ o ‘La diaspora che fa impresa’.
Al centro nuove generazioni ed energie per il cambiamento, come nella conferenza ‘L’Africa che vogliamo: un coinvolgimento significativo dei giovani per colmare i divari e rafforzare le aspirazioni future’.
Sullo sfondo un nodo da sciogliere anche sul piano comunicativo. Se ne parlerà durante dibattiti come ‘Rebranding Italy in Africa’ e lo anticipa Dioma: “Dobbiamo far capire che l’Africa è pronta a lavorare con l’Italia e che l’Italia dovrebbe smetterla di vedere il continente come immigrazione, problema o necessità di aiuto, quanto piuttosto come un’opportunità di crescita da cogliere”.