Israele vuole annettere territori della Cisgiordania

TEL AVIV – Come riporta il network arabo Al-Arabiya, il governo israeliano ha confermato il suo piano di annettere nei propri territori una vasta porzione di terreno fertile della Cisgiordania, verso la parte settentrionale del Mar Morto. Come ha riferito il ministero della Difesa ai media, il processo di annessione “è alle battute finali”. Vasto 154 ettari nella valle del Giordano e non lontano da Gerico, questo nuovo distretto è già occupato da tempo da numerosi insediamenti illegali di coloni israeliani, che vi hanno creato delle fattorie. Se il piano andrà in porto, si tratterà del sequestro di terra più consistente dall’agosto del 2014.

Il Segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon è già intervenuto per condannare la decisione di Tel Aviv, affermando che i sequestri e gli insediamenti abusivi “sono una violazione del diritto internazionale e una scelta che contraddice gli impegni espressi dal governo di Israele, che si dice pronto a sostenere la politica dei due stati per porre fine al conflitto”. La Striscia di Gaza e la Cisgiordania dovrebbero infatti costituire il nucleo del futuro Stato di Palestina.

Le autorità palestinesi hanno chiaramente già espresso a loro volta vive proteste: “Israele sta rubando terreni soprattutto nella Valle del Giordano- ha detto ai media internazionali Hanan Ashrawi, storico membro dell’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) – e questo atto dovrebbe essere sufficiente per un reale e concreto intervento da parte della comunità internazionale per porre fine a questa aggressione che uccide ogni speranza di pace”.

Il capo della Casa Bianca, il presidente Barak Obama, il cui ambasciatore in Israele ha espresso parole di sdegno contro la politica degli insediamenti illegali, ha dichiarato di essere contrario a qualsiasi azione che acceleri il processo di espansione delle colonie. “Riteniamo che questa politica sia incompatibile con la soluzione dei due stati” ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Mark Toner, che vorrebbe inoltre avere una risposta chiara dal governo israeliano a proposito del suo reale impegno su tale progetto. (DIRE)